sabato 20 maggio

di | 20 Maggio 2017

Matteo  22,1-10                                              

1 Gesù riprese a parlare loro con parabole e disse: 2 «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. 3 Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. 4 Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. 5 Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; 6 altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. 7 Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. 8 Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; 9 andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. 10 Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.

Commento

Mentre la parabola dei vignaioli segnava il rifiuto di Gesù, questa nuova parabola segna l’accoglienza del regno da parte di chi è ai crocicchi delle strade, da parte degli ultimi, di chi è fuori. . A contrasto con il rifiuto di Israele, ecco il progetto d’amore di Dio. Il Figlio è stato ucciso, come abbiamo ascoltato nella parabola dei vignaioli, ma, come sappiamo, quella morte è diventata il sacrificio d’amore che ora viene celebrato come mistero d’amore nuziale tra Dio e il suo popolo e l’intera umanità. Questo ci porta a dire che non esiste o solo il rifiuto o solo l’accoglienza; esistono tutte e due le possibilità e queste possibilità possono coesistere nella medesima persona. Non siamo bianco o nero, ma sfumature di tanti colori diversi. Le nozze sono pronte e gli invitati vengono sollecitati ad entrarvi. Il rifiuto e le conseguenze del rifiuto sono drammatiche vanno dalla cura dei propri affari come cosa prioritaria alla violenza omicida contro i servi mandati a convocare gli ospiti alle nozze. è drammatica è anche la reazione del re, fino all’uccisione degli assassini e alla distruzione della loro città. Questo particolare viene spesso messo in relazione con la distruzione di Gerusalemme dell’anno 70 d.c., e visto quindi come la grande catastrofe di Israele. Catastrofe che qui viene collegata con l’uccisione di Gesù. I primi invitati che hanno rifiutato l’invito vengono sostituiti da altri, non qualificati, persone qualsiasi, tanti quanti possa contenerne la sala delle nozze. Questi secondi invitati sono forse i popoli pagani che ora vengono ammessi alle nozze che nell’Antico Testamento erano celebrate tra Dio e Israele. Concludo con una annotazione interessante:  la sala si riempie di “cattivi e buoni”. Quasi ad alludere ad un nuovo criterio etico, tutto basato sull’accoglienza o il rifiuto dell’invito nuziale e non più sui meriti o sulle appartenenze.

Preghiamo

Preghiamo per tutti i profughi

3 pensieri su “sabato 20 maggio

  1. Sr rita

    Strana questa gente. …invitata a nozze gratis si rifiuta. Trova scuse per non andare anzi ammazza gli ambasciatori di tale invito. Capisco la reazione del padrone che vedi sottovalutato e declinato il suo invito… perché non c’è voglia di festa. ? ? Mi lascia pensola questa pagina. Preghiamo perché impariamo a dire SI agli inviti a far festa. ..

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  2. . Elena

    È una parabola molto bella, che mi fa pensare al desidero di fare festa insieme alle sole persone che davvero scelgono di accettarne l’invito per il solo gusto e piacere di esserci e condividerne in pienezza la gioia. Anche io sottolineo la non appartenenza degli invitati al merito. Buoni e cattivi, gente qualunque, senza abito nuziale ma pronta a sentirsi considerata “degna”, nonostante tutto. Il Regno, allora, non è per un’élite, ma per tutti gli uomini e le donne di buona volontà! Ed è un Regno di amore ed accoglienza. Mi unisco alle comuni intenzioni di preghiera e ricordo i profughi ed il loro desidero di accoglienza.

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  3. sr Alida

    Rifiuto alla festa…esagerata reazione del padrone . pensando terra ,terra non sò come il padrone sia riuscitoa far festa ,dopo aver ucciso …recupera un pò il fatto che poi fà partecipare tutti i poveri senza dfistinzione alla festa di nozze .Ma il tuo commento don Sandro ,ci porta ad un piano superiore .. Mentre prego per i profughi ,prego perchè abbiamo ad accogliere sempre gli inviti di gioia e di festa,in relazione all’amore di Dio e dei fratelli .

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