sabato 2 aprile

di | 1 Aprile 2022

gen. 46,31-47,10

31Allora Giuseppe disse ai fratelli e alla famiglia del padre: “Vado a informare il faraone e a dirgli: “I miei fratelli e la famiglia di mio padre, che erano nella terra di Canaan, sono venuti da me. 32Questi uomini sono pastori di greggi, si occupano di bestiame e hanno portato le loro greggi, i loro armenti e tutti i loro averi”. 33Quando dunque il faraone vi chiamerà e vi domanderà: “Qual è il vostro mestiere?”, 34risponderete: “I tuoi servi sono stati gente dedita al bestiame; lo furono i nostri padri e lo siamo noi dalla nostra fanciullezza fino ad ora”. Questo perché possiate risiedere nella terra di Gosen”. Perché tutti i pastori di greggi sono un abominio per gli Egiziani. Giuseppe andò a informare il faraone dicendogli: “Mio padre e i miei fratelli con le loro greggi e i loro armenti e con tutti i loro averi sono venuti dalla terra di Canaan; eccoli nella terra di Gosen”. 2Intanto prese cinque uomini dal gruppo dei suoi fratelli e li presentò al faraone. 3Il faraone domandò loro: “Qual è il vostro mestiere?”. Essi risposero al faraone: “Pastori di greggi sono i tuoi servi, lo siamo noi e lo furono i nostri padri”. 4E dissero al faraone: “Siamo venuti per soggiornare come forestieri nella regione, perché non c’è più pascolo per il gregge dei tuoi servi; infatti è grave la carestia nella terra di Canaan. E ora lascia che i tuoi servi si stabiliscano nella terra di Gosen!”. 5Allora il faraone disse a Giuseppe: “Tuo padre e i tuoi fratelli sono dunque venuti da te. 6Ebbene, la terra d’Egitto è a tua disposizione: fa’ risiedere tuo padre e i tuoi fratelli nella regione migliore. Risiedano pure nella terra di Gosen. Se tu sai che vi sono tra loro uomini capaci, costituiscili sopra i miei averi in qualità di sorveglianti sul bestiame”. 7Quindi Giuseppe introdusse Giacobbe, suo padre, e lo presentò al faraone, e Giacobbe benedisse il faraone. 8Il faraone domandò a Giacobbe: “Quanti anni hai?”. 9Giacobbe rispose al faraone: “Centotrenta di vita errabonda, pochi e tristi sono stati gli anni della mia vita e non hanno raggiunto il numero degli anni dei miei padri, al tempo della loro vita errabonda”. 10E Giacobbe benedisse il faraone e si allontanò dal faraone.

Commento

Fu fatta giustizia al Faraone nel fargli sapere che una tale famiglia si fosse stabilita nei suoi possedimenti. Giuseppe come dispose dei suoi fratelli? Ne passò del tempo da quando essi fecero quei piani per sbarazzarsi di lui, ma adesso egli riesce a renderli saldi a loro vantaggio: questo è rendere bene per male. Egli li avrebbe fatti vivere nella terra di Goscen che era più vicina a Canaan. I pastori erano un orrore agli egiziani, tuttavia Giuseppe non si vergognò del loro lavoro davanti a Faraone. Un umile lavoro non è una disgrazia, né dobbiamo considerarlo tale, piuttosto dobbiamo considerare una vergogna l’essere pigri o non avere nemmeno quel lavoro. È meglio essere vantati in un posto umile che essere svergognati in un livello alto. E così Giuseppe propone al faraone di dare questo pezzo di terra ai fratelli. Loro dovevano continuare a fare il loro mestiere di pastori e dovevano farlo bene. La cosa interessante è anche il fatto che Giacobbe si presenta davanti al faraone, ma non ha vergogna di presentarsi come colui che viene dalla sua terra. Giacobbe anche se è in terra straniera non rinnega la sua provenienza.

Preghiamo

Preghiamo per Carlo.  

2 pensieri su “sabato 2 aprile

  1. Elena

    Quanti sacrifici, quante peripezie, quanto dolore in queste storie e poi…quanta consolazione, quanta giustizia, quanta pace riesce a portare un solo uomo illuminato….Ce ne fossero anche oggi, che ne abbiamo tanto bisogno….

    Rispondi
  2. sr Alida

    Condivido i commenti e ricordo un’altra parte della Parola”Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio”per Carlo preghiamo.

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.