Gv 7, 45-52
Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: “Perché non lo avete condotto qui?”. 46Risposero le guardie: “Mai un uomo ha parlato così!”. 47Ma i farisei replicarono loro: “Vi siete lasciati ingannare anche voi? 48Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? 49Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!”. 50Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: 51“La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?”. 52Gli risposero: “Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!”. 53E ciascuno tornò a casa sua.
Commento
Interessante come si conclude tutta la discussione: e ciascuno tornò a casa sua. Forse qualcuno a pensare che poteva anche cambiare idea su Gesù, forse qualcuno per rimanere nelle sue convinzioni, un po’ tutti presi dai pensieri sull’uomo Gesù. Interessante è la posizione di Nicodemo, che era già stato da Gesù. Avevamo descritto questo incontro al capitolo 3. Partendo sempre dalla legge, Nicodemo afferma che una persona prima di essere condannata e giudicata va ascoltata. È interessante questo modo di procedere di Nicodemo. Prima l’ascolto e poi tutto il resto. La risposta che Nicodemo riceve è quella di un mezzo insulto: sei forse anche tu della Galilea? Studia.. Dire ad uno che è della Galilea è un grande insulto, perché la Galilea era considerata una brutta regione, da dove nulla di buono poteva venire, era il confine con i pagani. Quindi si risponde con l’insulto; già dall’antichità era una cosa molto usuale rispondere con l’insulto. È tipico l’insulto della malafede, anche se in questo caso non è del tutto vero, perché gli antichi non supponevano la malafede, preferivano dire: Ti inganni. Noi diciamo più facilmente: Menti. Menti anche se sei un buona fede, questa è una grande mancanza di fiducia.
Preghiamo
Preghiamo per la pace
Vivere solo per la legge deve essere una gran noia, aiutaci Signore a riconoscerti come come nostra guida che ama e conduce il cammino di ciascuno.. Preghiamo per il dono della pace.
Nicodemo mi sembra un uomo giusto. Un uomo saggio, che pensa e ragiona prima di parlare. E anche i primi interlocutori, le guardie, riescono a vedere ciò che chi ha il cuore chiuso e ottuso per convenienza, non può vedere, né riconoscere. La risposta? Quella di sempre da parte dei potenti di turno: civili o religiosi che siano: l’insulto o, io colgo, l’attacco, l’aggressione verbale! La saggezza allora dove trova casa? Nel silenzio del proprio cuore e nel dialogo interiore, con sé e con Dio…
Prego per la pace e ringrazio il Signore per avermi permesso di concludere in pace e serenità, nella gioia e nell’amicizia la mia carriera di insegnante.