Mc 14,10-16
10 Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recò dai capi dei sacerdoti per consegnare loro Gesù. 11 Quelli, all’udirlo, si rallegrarono e promisero di dargli del denaro. Ed egli cercava come consegnarlo al momento opportuno. 12 Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?». 13 Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. 14 Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. 15 Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi». 16 I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
Commento
Mentre Giuda si accorda con i capi dei sacerdoti per consegnare Gesù, Lui il Signore chiede di preparare per la cena. Non succede un granchè in questa scena. Si tratta solo di preparare. Dove preparo per la vita? Gesù prepara la dove verrà vissuta la cena, l’ultima cena. Il luogo di preparazione, il luogo della vita sembra quindi essere l’eucarestia, in quella grande sala al piano superiore, già pronta. Si dice: “quando si immolava la Pasqua”. Sottolinea l’aspetto della immolazione. Vuol dire che la Pasqua ha dei costi che lui riconosce, come ogni cosa. Cioè il Vangelo non bara mai, propone anche i costi, non dice solo “è bello”; è bello, ma ci vuole questo! Non è un “bello” automatico; è un bello affidato alla nostra libertà e responsabilità. il problema centrale sarà trovare il luogo giusto. Che evidentemente non è un luogo materiale – qualunque luogo va bene – è un luogo interiore. Il Vero tesoro è dove si mangia la Pasqua, il grande mistero è Dio che si dona agli uomini. E questa comunione con lui dov’è che avviene? Se non arriviamo in quel luogo non succede nulla di tutto quello che leggiamo. Ma il vero luogo è Gesù che si dona sulla croce.
Preghiamo
Preghiamo per Angela
Mi ha sempre preso un po il cuore questo piano superiore dove viene celebrata la Pasqua :vivere a questo piano nella vita è vivere l’umiltà del quotidiano con lo sguardo al Cielo sa pendo che vi è sempre uno sguardo che si china su di noi… Sono in una nostra comunità in emergenza provvisoriamente mentre ricordo al Signore Angela ricordo questa comunità e l’umanità sofferente.
Mi sono sempre chiesta quali pensieri dolorosi avrà avuto Gesù quel giorno, mentre gli amici preparavano la Sua Pasqua. E ognuno la preparava a suo modo, chi barattando l’uomo col denaro, chi cucinando con amore, chi con attenzione alla tradizione, alle esteriorità rituali, chi con la cura dei particolari in quella sala grande, affinché fosse bella, gradita a Gesù…. Nessuno, tranne Lui e Giuda, sapeva! Quella sala al primo piano ospitava l’umanità, ormai direzionata verso ben altro… Quanto deve essere stato triste il cuore di Gesù, ma quanta assoluta fiducia nel Padre, per poter affrontare tutto ciò che lo aspettava quella notte….
Se penso ai nostri stratagemmi per schivare i nostri piccoli e grandi dolori,.. Gesù, accompagnaci affinché testimoniamo fino in fondo, qualunque sia la fine. Preghiamo per Angela e per un gruppo di bambini delle mie classi che domani vivrà la Prima Comunione.
Un abbraccio a te sr Alida, affinché la tua testimonianza porti ristoro e calore a questa umanità sofferente, accompagnata dal nostro pensiero e dalla nostra preghiera.