sabato 11 marzo

di | 10 Marzo 2023

Esodo 32, 1-14

Il popolo, vedendo che Mosè tardava a scendere dal monte, fece ressa intorno ad Aronne e gli disse: “Fa’ per noi un dio che cammini alla nostra testa, perché a Mosè, quell’uomo che ci ha fatto uscire dalla terra d’Egitto, non sappiamo che cosa sia accaduto”. 2Aronne rispose loro: “Togliete i pendenti d’oro che hanno agli orecchi le vostre mogli, i vostri figli e le vostre figlie e portateli a me”. 3Tutto il popolo tolse i pendenti che ciascuno aveva agli orecchi e li portò ad Aronne. 4Egli li ricevette dalle loro mani, li fece fondere in una forma e ne modellò un vitello di metallo fuso. Allora dissero: “Ecco il tuo Dio, o Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto!”. 5Ciò vedendo, Aronne costruì un altare davanti al vitello e proclamò: “Domani sarà festa in onore del Signore”. 6Il giorno dopo si alzarono presto, offrirono olocausti e presentarono sacrifici di comunione. Il popolo sedette per mangiare e bere, poi si alzò per darsi al divertimento. 7 Allora il Signore disse a Mosè: «Va’, scendi, perché il tuo popolo, che tu hai fatto uscire dal paese d’Egitto, si è pervertito. 8 Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicata! Si son fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: Ecco il tuo Dio, Israele; colui che ti ha fatto uscire dal paese di Egitto».
9 Il Signore disse inoltre a Mosè: «Ho osservato questo popolo e ho visto che è un popolo dalla dura cervice. 10 Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li distrugga. Di te invece farò una grande nazione».
11 Mosè allora supplicò il Signore, suo Dio, e disse: «Perché, Signore, divamperà la tua ira contro il tuo popolo, che tu hai fatto uscire dal paese d’Egitto con grande forza e con mano potente? 12 Perché dovranno dire gli Egiziani: Con malizia li ha fatti uscire, per farli perire tra le montagne e farli sparire dalla terra? Desisti dall’ardore della tua ira e abbandona il proposito di fare del male al tuo popolo. 13 Ricòrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del cielo e tutto questo paese, di cui ho parlato, lo darò ai tuoi discendenti, che lo possederanno per sempre».
14 Il Signore abbandonò il proposito di nuocere al suo popolo.

Commento

Ieri non sono riuscito a far funzionare il pc per cui di fatto ho unificato due riflessioni che avevo scritto, ma che non riuscivo a pubblicare. Ogni tanto la tecnologia mi abbandona. Qui trovate due riflessioni unificate. La prima riguarda il vitello d’oro. Mosè scende dal monte e si ritrova il popolo che ha costruito il vitello d’oro, con tutti i gioelli e l’oro rubati agli egiziani. È il grande segno dell’idolatria, forse la più grande battaglia che Israele e i suoi profeti hanno sempre combattuto. Questo è il grande e unico comandamento: «Non ti farai idolo né immagine alcuna […] Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai» (20,4-5). Non «servirai» gli idoli perché sei stato liberato dalla condizione «di servo». L’idolatria la possiamo definire così: Il liberatore, il Dio della voce, il Dio diverso, viene trasformato in uno stupido vitello costruito con il loro oro che doveva costruire la sua Arca. La bibbia  si è sempre salvata dall’idolatria grazie al fatto che ha impedito la costruzioni di immagini di Dio e ha dato la forza della voce di Dio non a un manufatto, ma alla profezia, ai profeti. La seconda questione riguarda il fatto che il Signore, visto quanto ha fatto il popolo, pensa che sia cosa buona castigarlo. È la grandezza di Mosè che ferma l’ira di Dio. Mosè non si mette dalla parte di Dio e dice castighiamo il popolo, ma si mette dalla parte del popolo e chiede misericordia a Dio. Mosè riesce in questo intendo e salva il suo popolo.

Preghiamo

Preghiamo per tutti i profughi

3 pensieri su “sabato 11 marzo

  1. srAlida

    Il Signore è buono e grande nell’amore… Mi unisco alla preghiera per tutti i profughi.

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  2. srAlida

    E Mosè mi insegni come intercedereper la salvezza per tutti e per ciascuno.

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  3. Elena

    Quanti dei veneriamo ai nostri giorni? Il potere, il denaro, l’ipocrisia, la violenza,l’egoismo, il nostro io… Credo che il Signore ci richiami all’essenziale nel rapporto con lui. Nel silenzio ed in uno sguardo verticale che comprenda però tutta l’umanità. È il Dio della misericordia…
    Preghiamo insieme per tutti i profughi.

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