sabato 1 febbraio

di | 31 Gennaio 2020

 Lc 10,1-16     

1Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 2Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! 3Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 4non portate borsa, né sacca,né sandali e nonfermatevi a salutare nessuno lungo la strada. 5In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. 6Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 7Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. 8Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, 9guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. 10Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: 11“Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. 12Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città. 13Guai a te, Corazìn, guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidone fossero avvenuti i prodigi che avvennero in mezzo a voi, già da tempo, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. 14Ebbene, nel giudizio, Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi. 15E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! 16Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato».

Commento

Negli altri vangeli questo compito dell’annuncio della parola, della missionarietà è per i 12 apostoli, per Luca diventano 72 discepoli. Questo numero è simbolico e sta ad indicare come la parola è per tutto il globo terrestre. 72 erano le nazioni della terra e 72 i discepoli che annunciano il vangelo. Il discepolo prepara la strada alla Parola, non è la parola. È importante questo fatto perché anche noi siamo mandati avanti a due a due per preparare il terreno a Gesù. noi non abbiamo il compito di convincere, di convertire, di trovare nuovi cristiani. Noi abbiamo il compito di presentarci in semplicità e povertà, portando  la pace. La fede, propriamente, non si trasmette. Se ne trasmettono i contenuti, con l’annuncio e la testimonianza. Ma la fede è sempre e solo dono di Dio. Grazia. Questo non toglie niente all’importanza, alla necessità di tale opera.. E qui mi piace anche notare che questi settantadue o settanta non vengono qualificati come lo sono stati i Dodici. Nel nostro linguaggio, potremmo dunque dire che si tratta di “cristiani semplici”, o semplici cristiani. La condizione dei discepoli è quella di essere mandati “come agnelli in mezzo a lupi”. Questo dice un atteggiamento del tutto mite e spoglio di ogni potere o risorsa mondani. E così pure la povertà personale, così importante per chi deve testimoniare la povertà del Figlio di Dio!

Preghiamo

Preghiamo per Gina che ci ha lasciato

2 pensieri su “sabato 1 febbraio

  1. sr Alida

    Non portate nulla ….solo la pace ,la povertà ,la semplicità ,la fede è sempre e solo dono di Dio è grazia ….aiutami Signore ad essere povera ,semplice ,caratteristiche richieste anche dai nostri fondatori …qui ed ora ,ad allargare il cuore e la vita ad ampi orizzonti…Prego per tutti i missionari . Per Gina e per la mamma di Maria che ci hanno lasciato .

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  2. Sr Rita

    Il Signore manda non ad essere battitori liberi, ma comunità di fratelli. Manda a portare la SUA pace. Chiede uno stile di vita che dica l’appartenenza a un ALTRO che è l’ANNUNCIATO. Sapere che ‘ il Signore che viene accolto o rifiutato ci libera dall’angustia relativa alla nostra persona: non mi ascoltano, non mi accettano…oppure: mi stimano, mi accolgono, mi amano. La misura del nostro servizio non è l nostra persona, ma la relazione che può nascere tra Gesù e coloro che incontriamo. Prego per Padre Denildo che questa sera assume il compito di parroco nella nostra Parrocchia Santa Josefina Bahkita.

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