L’orto sta donando i suoi frutti. È sempre in sofferenza per la mancanza di acqua, ma i frutti incominciano ad arrivare. E sono anche buoni frutti. Speriamo che la stagione continui in questo modo. Ringrazio madre terra per i copiosi frutti che ci regala. E non voglio far diventare solo un profitto quello che raccolgo. Che la raccolta possa essere un buon segno di condivisone, di amicizia, di legami che si saldano. Certo non sto dicendo che è tutto gratis. Sto dicendo che anche in una raccolta copiosa che produce anche qualche piccolo risultato economico si può mettere in conto anche una chiacchierata tra amici, una spesa che è solidale. Arriva una signora prende della verdura e facciamo due parole. Arrivano degli amici e ci scambiamo opinioni su tante cose. Nel piccolo realizziamo un’economia circolare, un economia sociale. Qui nell’orto non è come al centro commerciale dove entro solo per un giro veloce, guardo le offerte, prendo, pago e me ne vado. Qui nell’orto ci vieni, se vuoi passeggi tra gli ortaggi, saluti il faraone, parli con qualcuno, prendi quello che madre terra ci ha regalato in giornata lasci un’offerta e se ti va bene che arrivi all’ora giusta ti prendi anche un caffè. Bella questa raccolta copiosa. E non si spreca niente, le foglie dei ravanelli diventano pesto, le fragole o mirtilli un po’ maturi diventano marmellate. Più economia sociale e circolare di così! Certo non devi avere la pretesa di arrivare e di prendere quello che vuoi. Se i pomodori non ci sono non si prendono, se ci sono si prendono. Mi viene in mente anche un’altra cosa riguardo a questa raccolta copiosa. Raccogliendo quello che madre terra regala in giornata adattiamo il pranzo e la cena con quello che ci viene donato e niente di più. Un modo per dire che non gestisco tutto io, ma accolgo quello che la terra dona. Interessante non vi pare? Mi pare di vedere l’osservazione finale: ma io non ho tempo. Io il tempo me lo sono preso e fin dove riesco me lo tengo, anche se con grande fatica per le mille cose da fare, ma questo tempo della raccolta copiosa non lo voglio perdere