quando la vita è testimonianza

Abbiamo detto che il quotidiano è il luogo della testimonianza. Ma la domanda che mi faccio oggi è questa: in questo quotidiano quali sono le parole giuste da vivere? Esiste un alfabeto della testimonianza? io credo di sì. È un alfabeto antico, ma che conosce ricollocazioni nuove proprio perché nuovo è il tempo che stiamo vivendo. questo non è solo un tempo nuovo, ma inedito, sorprendente e misterioso. E quindi quelle parole antiche che formano l’alfabeto della testimonianza vanno come ripensate con un linguaggi nuovo. Se guardo alla mia vicenda quotidiana penso che uno degli elementi importanti da non perdere mai di vista è quello che io chiamo la testimonianza della fiducia. Ai ragazzi che incontro ogni giorno devo come prospettare una fiducia sul futuro che verrà. Cosa vuol dire? Vuol dire che non soltanto devo essere in grado di metterli in guardia da tutti i pericoli che il futuro ci mette di fronte, e in questo noi adulti siamo bravissimi, ma devo anche accompagnarli nel futuro aiutandoli a trovare fiducia in loro stessi, nel mondo e negli atri. In questo siamo credo che siamo meno bravi. Lavoro, clima, famiglia, amore, religione che prospettive di fiducia per il futuro offriamo noi adulti ai giovani? Oggi poi che siamo ancora in piena pandemia questa parola fiducia è più attuale che mai. Offro spiragli di fiducia in una vita che sembra persa. Offro spiragli di fiducia ad una vita che non sa guardare oltre il giorno presente. Uno dei modi con cui i nostri giovani descrivono il futuro è quello di un desiderio di qualcosa che non si realizzerà mai e quindi alla fine se il desiderio non si realizzerà  rimane nel giovane delusione  o illusione. La fiducia allora oggi la possiamo declinare come la possibilità di realizzare un vero cambiamento. Tutti insieme, in un nuovo patto tra generazioni, adulti e giovani. Mi fido dell’adulto che non mi imbroglia, mi fido del giovane che non vive di illusioni. Esperienze e sogno da mettere insieme, da unire per costruire il futuro. noi oggi testimoniamo fiducia, noi portiamo un impegno nuovo nella fiducia, noi non perdiamo l’occasione di testimoniare relazioni cariche di fiducia. E la fiducia è uno sguardo buono e sereno sul mondo e sugli altri. Non dominiamo il mondo, però dobbiamo fidarci che lui opera per il nostro bene. Non dominiamo l’altro ma noi dobbiamo fidarci che lui opera anche per il nostro bene. Mi fido. Strana parola di questi tempi. Un vescovo scrive: dobbiamo diventare portatori sani di fiducia.  e io mi permetto di aggiungere alle parole di questo vescovo, che abbiamo sì bisogno del vaccino anti-covid, ma più ancora del vaccino anti- sfiducia. E il vaccino anti-sfiducia è la fiducia. Dovremmo avviare una grandiosa e gratuita campagna di vaccinazione anti- sfiducia, non sotto dei gazebo con il simbolo della primula, ma porta a porta, casa dopo casa, testimoniando una prodigiosa fiducia nel futuro