Nel profondo dell’universo, lontanissimo da noi creature, è apparso un punto di domanda. lo vedete qui nella foto accanto. È apparso agli occhi del telescopio James Webb. Misteri del mondo e dell’universo. Che ci fa un punto di domanda nell’universo? Non sto a cercare e a spiegare il significato di questo strano fenomeno, anche perché mi sembra che nemmeno gli scienziati per ora hanno saputo dare una spiegazione. Invece un punto di domanda mi pone tante domande. Noi apparteniamo ad un tempo in cui ci facciamo poche domande, un tempo in cui cerchiamo risposte forti e su cui riflettere poco. Il nostro non è un tempo di punti di domanda. E così abbiamo fatto anche con la fede: basta porci interrogativi, bisogna avere certezze. basta questionare sui fatti, bisogna avere una fede certa. I dogmi hanno finito col sostituire le domande della fede: il dogma dice quella verità e quindi si crede a quello, magari in maniera acritica e senza troppe questioni. La fede è questo bagaglio di verità, fatto così e siamo chiamati a crederci, ad aderire per fede a tutto questo. Quel punto di domanda spuntato dal lontano universo, mi porta a dire che proprio in quell’universo pensato nel cuore di Dio e sgorgato dalla sua parola dobbiamo tornare a cercare domande, quelle domande che regalano il senso del mondo. L’atto creativo raccontato dalla bibbia non offre la spiegazione scientifica del tutto, ma offre il senso del tutto. Certo dobbiamo guardare il creato e cercare in esso quel punto di domanda che apre la ricerca, che apre l’approfondimento, che apre al senso. Anche nel vangelo di Giovanni tutto nasce da domande, tanto è vero che qualcuno chiama il 4 vangelo come il vangelo delle domande. Eccone alcune: Tu chi sei? Cosa dici di stesso? Rabbì – che, tradotto, significa Maestro -, dove dimori?” Natanaele gli domandò: “Come mi conosci?” “Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?” Che cosa cerchi?” e sono solo alcune delle tante domande del vangelo di Giovanni. Impariamo a guardare il cielo e a porci domande, impariamo a guardare il nostro cuore e a porci domande, impariamo a guardare il Signore Gesù e a porci domande. Come quel simpatico punto di domanda apparso nell’universo.