Il pomeriggio fin verso sera in teoria si preannuncia più tranquillo. si preannuncia, ma non è così. Ho messo in conto una serie di cose quotidiane che dovrebbero in qualche modo aiutare la mia vita, soprattutto quella interiore. Ma non è sempre così scontato e facile. Nel primo pomeriggio ci sono da sistemare quelle cose che io chiamo burocratiche. È vero che mi annoiano, ma so che sono da fare. E poi si tenta di capire, di sistemare, di progettare qualcosa per il giorno dopo e per i giorni successivi. Non è proprio un rilassamento. Anzi.. in genere cerco di mettere le riunioni al pomeriggio e vedo che anche chi organizza riunioni in genere mi chiama per il pomeriggio. Poi tutto per incanto si quieta. Non è sempre così, perchè a volte fino a sera è un rincorrere cose e incontrare persone. Ma se per caso tutto funziona l’ultima parte del pomeriggio diventa un tempo per me. Torno a ripeterlo se tutto funziona, ed in genere non funziona mai così. Facile la lettura, in generale me la cavo bene. Mi sono imposto almeno dieci pagine al giorno e su questo ho una buona tenuta. A volte diventano 20, ma dieci ci stanno. Più difficile il resto. Il silenzio meditativo, la preghiera. È difficile, anche solo perché sono preso da mille pensieri e così mentre tento un accenno di preghiera mi si accende il pensiero su quella cosa là; e poi mentre faccio il silenzio meditavo mi viene in mente quella cosa di finire. Alla fine di tutto posso dire che è solo un gran disastro. L’unica cosa di cui sono fiero è che sono fedele a questo appuntamento. Degli amici mi dicono ho buon tempo perché ho il tempo per silenzio. Certo che ho buon tempo, ma rischio di buttare via questo tempo perché troppo preso dai mille pensieri. E allora non so se è proprio un buon tempo o un tempo sprecato. Ho provato a fare questi esercizi di silenzio meditativo alla mattina presto, ma rischio di addormentarmi, la stessa cosa la sera. Mi addormento e allora per la mattina e la sera meglio una preghiera recitata, magari un po’ letta, la famosa liturgua delle ore, faccio uso del breviario di Bose e del calendario liturgico delle famiglie della visitazione. Ho scelto questa vita e ci provo ogni giorno, tra mille pensieri e preoccupazioni. Ho scelto e vado avanti. Non penso di avere buon tempo, questo del silenzio pomeridiano non è buon tempo, ma tempo prezioso che devo imparare a vivere meglio. In un testo ho letto che chi si accinge per questa strada proverà una grande gioia e una grande fatica. Per ora sperimento la fatica, arriverà anche la gioia.