Oltre ad un buon allenamento a cui rimanere fedeli giorno dopo giorno mi sembra interessante mettere in atto un’altra qualità. Vengono dette virtù, ma non amo molto questa parola e quindi parlo di qualità interiore che poi non si discosta molto da una virtù interiore. Mi sembra che una delle qualità interiori che permette di arrivare al cuore dell’essenziale della vita è quella qualità che si chiama pazienza, dove per pazienza non intendo quell’arte di non perdere mai la pazienza, una specie di perenne quiete che non alza mai la voce, che non sbaglia mai le parole, che non sbaglia mai un gesto. No, questa non è pazienza, almeno dal mio punto di vista. Forse è meglio dire che la pazienza è quella qualità della vita che mi permette di accogliere la mia finitezza, il mio limite, la mia inadeguatezza. Tutta questa inadeguatezza la scopro in me e negli altri e allora devo esercitare la pazienza che mi permette di accogliere con serenità questo mio limite. Intesa così la pazienza mi permette di accogliere il mio quotidiano che è fatto di alti e bassi, che è fatto di incomprensioni che è fatto di errori. la pazienza intesa in questo modo mi permette di dire: ogni giorno posso ricominciare partendo dalle fatiche e dalle fragilità del giorno che ho vissuto. Forse la pazienza così come la sto descrivendo può essere abbinata, avvicinata ad un’altra qualità interiore: quella qualità che noi chiamiamo amore. Forse è un amore che pazienta nella ricerca del compimento di una strada, di un cammino, di un sogno. Forse è la pazienza di chi sa di amare anche le proprie fatiche, le proprie incapacità, i propri insuccessi. Forse la pazienza sa anche reggere le sofferenze mie e di altri dentro un atto di amore e di generosità almeno per un po’ di tempo. Posso perdere la pazienza, ma non posso perdere l’arte di avere pazienza di fronte alle fatiche della mia vita. e se fosse anche una pazienza quella di saper prima coltivare nel proprio cuore il tutto della nostra vita e poi di farlo diventare oggetto di confronto? io in questo ho ancora tutto da imparare.
Non confondere le cose…. è UMILTÀ !!!