Padre

di | 16 Settembre 2020

Le mie preghiere di questi giorni non saranno prese da un grande libro di preghiere, da un salmo o da un canto. Saranno semplicemente così come questa. Ero a Rosciano ieri sera e mi guardavo uno strano inizio di tramonto. Il sole era pallido, non luminoso come in altri giorni. era velato da qualche nuvola che andava e veniva, ma anche quelle erano senza forma, così, vagavano nel cielo senza grandi pretese, senza preannunciare nessun temporale, vagavano  e basta. Il cielo di ieri sera non aveva forme o colori particolari, se ne stava sospeso su in alto, tra un po’ di caldo e un po’ di vento che non si capiva se andava qua e là deciso, o se invece anche lui stava sospeso sul nel cielo senza particolari forme e colori. Guardare l’orizzonte mi metteva addosso un po’ di malinconia. Tutto se ne stava sospeso senza nessuna particolare attesa. Tutto era immobile era statico. Solo il mio cuore era come una nuvola che andava di corsa, come un sole troppo luminoso e accecante, come un cielo troppo azzurro e inguardabile. Il mio cuore non riusciva  a mettersi in sintonia con i cielo, era come una musica disarticolata dal cielo.  Mi è rimasta come una parola strozzata in gola, aveva il nome di Padre, di mio padre, di chi mi è stato padre nella vita, di quel Dio che è Padre che mi ama. Non mi è rimasto che consegnare a lui, al Dio mio Padre, tutta l’incomprensione della giornata, la delusione delle parole sbagliate, la fatica di una telefonata, il lavoro fatto qua e là. È stato come un passaggio di vita, tra incomprensioni e amicizie, tra un passaggio di volti e di storie dentro un sommesso pallido tramonto. Questa è la mia giornata. Anche quando il tramonto è così indefinito, anche quando le parole non filano via fluide, anche quando il cuore non ragiona, ti chiedo o Padre di continuare a credere nell’uomo e in me, perché io sono come aggrappato alla tua promessa, alla tua fiducia in me. Dammi, anche in queste giornate che non capisco dove collocare, di non dubitare della Tua fiducia in me, domani di sperare e amare insieme a Te. Accompagna il mio silenzio frastornato di oggi con la tua colonna sonora, la migliore che hai e che si chiama amore paterno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.