Leggo da un salmo (il salmo 122): Gerusalemme è città ben costruita. Pregate per la pace di Gerusalemme, sia pace a chi ti ama.. sia pace all’interno delle tue mura, per amore dei miei fratelli e amici io dirò pace a te… e penso alla terra di Palestina, alla terra di Israele. Su di te sia pace. poi prendo in mano lo stesso salmo nella versione di Turoldo e leggo gli stessi versetti in questa traduzione: Gerusalemme è ben costruita, pietra su pietra, a incastro, compatta. Pace per sempre a Gerusalemme, pace per tutti i suoi amanti, pace riposi su tutte le mura. Io dirò sopra te scenda la pace. la traduzione non cambia il senso della questione: da sempre e soprattutto in questi giorni la pace è ai margini, la guerra sta al centro. Non solo la città di Gerusalemme non conosce pace, ma tutto il medio oriente è pronto per la guerra. O forse tutto il mondo sta mettendo al centro la guerra e mette ai margini la pace? forse ha ragione il papa Francesco quando dice che siamo di fronte alla terza guerra mondiale a pezzetti. Potrà ancora qualcuno cantare le parole di questo salmo per te Gerusalemme e per tutto il mondo? Riusciremo a rimettere al centro la pace? Gerusalemme la città oggi più divisa, più armata, più contesa non è forse simbolo di tutte le città contese, armate, divise?Davvero la pace sta ai margini. Ho trovato un traduzione bellissima del nome Gerusalemme. Di solito diciamo città della pace. qualcuno ha osato tradurre: città della pace sognata. La pace come un sogno. un sogno per ora da invocare: sopra di te scenda la pace