Mi sono chiesto tante volte quale poteva essere il mio modo di fare il prete, se si può dire fare il prete. ho pensato ad un infinità di cose, di modi, di progetti, facevo sempre fatica ad identificarmi con qualcosa o con qualcuno. Ho scandagliato il mondo dei monaci, dei piccoli fratelli di C. de Foucauld, di cui sono ancora innamorato. Ho messo insieme progetti e sogni di tanti tipi, per non dire di ogni tipo. Mia madre direbbe anima in pena. Io dico solo ho avuto bisogno di tanto tempo per arrivarci. Qualcuno direbbe troppo tempo. Io dico il mio tempo e niente di più. mi accorgevo di una cosa: che più cercavo di allontanarmi dalla sofferenza umana più questa si avvicinava a me. Ricordo ancora l’incoscienza di quel giorno in cui dissi a don Roberto vengo ad abitare qui all’agro. Sapevo bene in quale meraviglioso guaio andavo a cacciarmi. Ma l’ho fatto e lui ha detto va bene. E lì, in quella casa e in quegli anni è successo quello che avevo sempre cercato. Le opere di misericordia mi sono venute incontro ed ho finalmente capito che potevo pacificare la mia vita. potevo smettere di fare pellegrinaggi a piedi, potevo smettere di cercare di capire come essere prete. Don Roberto e la sua presenza con la sua malattia è stato illuminante: cosa posso essere, io parafrasando santa Teresa di Gesù Bambino. Cosa posso essere io nella chiesa, come posso essere prete? Non so fare molto, sono un incapace in mille cose, ma la bellezza e la straordinaria semplicità delle opere di misericordia mi hanno messo sulla strada giusta. La malattia di don Roberto e quell’opera che dice di visitare i malati è stato l’inizio di questa comprensione profonda di me se stesso. Cosa posso essere io nella mia vita di prete e nella chiesa? Scegliere le opere di misericordia e viverle. Senza presunzione, con le mie fragilità, con le mie infedeltà. Ma quelle opere le ho viste come la scelta definitiva della mia vita. opere di misericordia, grazie perché avete pacificato il mio cuore e avete dato una direzione precisa su cui camminare. Si nelle vita ho scelto di scegliere e di vivere le opere di misericordia.
E che la misericordia abbracci anche te, don Sandro!
Opere di misericordia benissimo. Ma anche l’ortografia, Sandrino…😂
Luce nel mondo e sale della terra chi sa scegliere di servire.
Grazie
Opere di misericordia perché la più grande misericordia l’abbiamo ricevuta e la riceviamo noi ogni giorno…è l’Amore in azione. “Tutto è dove ci si trova” (Santa Madre Teresa di Calcutta) e questo vale anche per la misericordia; ciò che aiuta è sentirsi visti ed amati per vedere ed amare a nostra volta. Fa’ o Signore che i nostri occhi vedano, i nostri orecchi osano, le nostre mani si stringano ed aprano e le nostre vite parlino… E che “la luce della fede non conosca mai tramonto”.
Grazie don Sandro👍🙂🙏