Chiedo ad un gruppo di ragazzi che passano per gli orti di Rosciano che cosa ne pensano del fatto che non arriva acqua da tre mesi circa. Mi ha sorpreso o divertito la risposta di uno che dice: non ci penso troppo perché altrimenti vado in depressione. Io l’ho interpretata così. So che ci sono un sacco di problemi nel mondo, so che le cose non vanno tanto bene e allora non pensiamoci troppo. Nella testa di un adolescente ci può stare, chissà che cosa pensa, quali sono i suoi reali problemi e quali sono quelle questioni a cui pensa ogni giorno e che magari lo mandano in depressione. Attenzione non sto dicendo che l’adolescente preferisce non pensare a niente, sto dicendo che la sua testa funziona in maniera diversa dalla mia e quindi lui a volte preferisce pensare altro da quello che pensiamo noi adulti. Ho pensato invece che siamo noi adulti che non possiamo scadere in quella frase: non ci penso troppo altrimenti vado in depressione. Per noi adulti è fondamentale tenere alto il pensiero. Attenzione bene non ho detto la chiacchera, ma il pensiero. E tenere alto il pensiero richiede prima di tutto conoscere, capire, approfondire. Richiede tempo di studio. Per esempio capire perché ci sono i cambiamenti climatici, capire perché c’è una guerra. Capire non è buttar lì un pensiero veloce, ma un pensiero lento, perché nasce dall’approfondimento. Io adulto non posso permettermi frasi del tipo non ci penso. Noi dovremmo dire io ci penso. La seconda operazione dopo avere approfondito è quella di farsi un’opinione personale che non è quel dire ancora superficiale io la penso così che è un modo più o meno elegante per chiudere i discorsi. L’adulto si fa un’opinione sulle cose del mondo partendo dalla visione personale che ha del mondo e dell’uomo. In base a questa visione del mondo e dell’uomo esprimo la mia opinione su un argomento. È fondamentale per dire la propria opinione capire che visione del mondo ho. Capite che il non ci penso non appartiene a noi adulti, anche se ci viene di frequente la tentazione del non ci penso; e capite bene che il ci penso in questo tempo così difficile è cosa impegnativa che richiede adultità e maturità. Ogni tanto non parlo e non ci penso non perché vado in depressione, ma perché è troppo impegnativo sapere e dire e allora meglio tacere per approfondire e poi dire quando so che cosa sto dicendo