Siracide 6, 31 – 37
32Figlio, se lo vuoi, diventerai saggio,
se ci metti l’anima, sarai esperto in tutto.
33Se ti è caro ascoltare, imparerai,
se porgerai l’orecchio, sarai saggio.
34Frequenta le riunioni degli anziani,
e se qualcuno è saggio, unisciti a lui.
35Ascolta volentieri ogni discorso su Dio
e le massime sagge non ti sfuggano.
36Se vedi una persona saggia, va’ di buon mattino da lei,
il tuo piede logori i gradini della sua porta.
37Rifletti sui precetti del Signore,
medita sempre sui suoi comandamenti;
egli renderà saldo il tuo cuore,
e la sapienza che desideri ti sarà data
Commento
Ci sono anche dei luoghi e degli atteggiamenti attraverso cui possiamo apprendere la sapienza. I luoghi sono: una frequentazione degli anziani e dei precetti divini, il rimanere in un rapporto di saggio- discepolo. Il frequentare le case dove i saggi esercitano la loro sapienza, ma soprattutto la meditazione assidua dei precetti del signore, noi oggi diremmo, la frequentazione assidua della parola. I modi che vengono indicati sono quelli classici per chi intraprende il cammino sapienziale, sono atteggiamenti e disposizioni che aiutano la mente e il cuore in questo cammino. Si parla quindi di ascolto, di intensa ricerca, e ancora di meditazione intensa. Credo che dietro tutto quello che stiamo dicendo vi è un metodo. Avere un metodo non è così indifferente rispetto al risultato che vogliamo ottenere. Sappiamo bene che le forme del metodo cambiano di volta in volta. Mi sembra che due cose rimangano fisse: la fedeltà ad un metodo e la capacità di approfondire e verificare quanto si sta facendo. Sto pensando a questo nostro piccolo strumento di lettura della parola: è un metodo, ha bisogno di continuità e di approfondimento e alla fine come dice Siracide “renderà saldo il tuo cuore”. Vi è un’ultima osservazione riguardo a questa idea del frequentare luoghi, persone e situazioni sapienziali: ritorniamo all’idea iniziale “medita sulla parola e sul timore del Signore ed egli ti darà un cuore intelligente e ti renderà saggio come tu desideri”.
Preghiamo
Preghiamo per i giovani rientrati dalla gmg possano inventare sentieri nuovi di vita cristiana nella sequela a Gesù Cristo
La sapienza si apprende, mi pare di capire dalla parola odierna. Si apprende dagli anziani, dalla vicinanza a Dio, da una disposizione del cuore e dell’intelligenza nei confronti di una vita che va vissuta, ma anche studiata e approfondita con tenace osservazione e ricerca continua. Che bello pensare che la sapienza sia un dono da conquistare. Nella ricerca della sapienza c’è tutto un mettere in gioco umilmente ciò che siamo, c’è una tensione al divino e all’umano che ci rende sensibili, ma anche attivi e attori della nostra vita. Responsabili e consapevoli, menti e cuori evoluti.È una tensione bella e delicata, che si intreccia con ciò che impariamo dagli altri e dalle nostre stesse esperienze. È un esercizio continuo e costante.
Fa che non ci stanchiamo mai di migliorare, Signore! E allora, anche questa nostra piccola meditazione ci illumini le giornate!
Prego secondo le intenzioni espresse per i giovani e ricordo al Signore i giovani stanchi, sfiduciati e già “vecchi”….
“S lo vuoi, diventerai saggio”. A volte pensiamo che i doni di Dio siano un cestino che cala dal cielo sopra la nostra testa. I doni di Dio, come la sapienza, arrivano se li vogliamo, se facciamo spazio in noi a criteri sapienziali, se non ci lasciamo imbesuire da altri criteri che fiaccano la vita e la rendono un brandello. Prego affinché ci apriamo a cammini sapienziali. Che non abbiamo presumere di noi stessi. Che ci lasciamo educare attraverso l’obbedienza alla vita.
Che il Signore ci doni capacità e desiderio di ascolto. Quante volte neppure sento, e se lo faccio, appunto, sento ,ma non ascolto. Siracide ci suggerisce di porgere attenzione, di voler imparare.insegnamenti di chi è saggio, di chi è vicino a noi, di imparare dagli avvenimenti del mondo. E ascolto della Parola! E’ Dio che cu parla! Allora grazie per queste meditazioni, per i vostri commenti, grazie don mi fai “ascoltare” Siracide