Siracide 11,20-28
Persevera nel tuo impegno e dèdicati a esso,
invecchia compiendo il tuo lavoro.
21Non ammirare le opere del peccatore,
confida nel Signore e sii costante nella tua fatica,
perché è facile agli occhi del Signore
arricchire un povero all’improvviso.
22La benedizione del Signore è la ricompensa del giusto;
all’improvviso fiorirà la sua speranza.
23Non dire: «Di che cosa ho bisogno
e di quali beni disporrò d’ora innanzi?».
24Non dire: «Ho quanto mi occorre;
che cosa potrà ormai capitarmi di male?».
25Nel tempo della prosperità si dimentica la sventura
e nel tempo della sventura non si ricorda la prosperità.
26È facile per il Signore nel giorno della morte
rendere all’uomo secondo la sua condotta.
27L’infelicità di un’ora fa dimenticare il benessere;
alla morte di un uomo si rivelano le sue opere.
28Prima della fine non chiamare nessuno beato;
un uomo sarà conosciuto nei suoi figli.
Commento
Prima di tutto una chiarificazione riguardo al brano di ieri. Non credo che dal Signore provengono sia il bene che il male. Ho guardato meglio al testo e ho trovato una traduzione migliore che dice: bene e male, vita e morte sono presso il Signore, non invece provengono dal Signore. Sono presso il Signore significa che Dio ha presente a se stesso il bene e il bene, conosce queste due realtà, ha dimestichezza con esse. Ma non è lui il creatore del bene e del male. Era solo una piccola precisazione. Nel testo di oggi entra in gioco il principio della retribuzione: Dio benedice anche con ricchezza e fortuna colui che opera il bene. tale benedizione è fecondità di vita, vita in pienezza. Questa è la ricompensa di Dio. Purtroppo tale principio troppe volte è stato storpiato facendo emergere il fatto che chi opera il bene riceve grandi ricompense, oppure ritenendo che chi ha messo via ricchezze è il sicuro da ogni pericolo. Teniamo ben presente che la ricompensa di Dio è la sua benedizione, la sua stessa gloria, la sua stessa vita. Questa è la ricchezza che Dio dona agli uomini che operano il bene.
Preghiamo
Preghiamo per don Silvano che ci ha lasciato ieri.
” Persevera nel tuo impegno e dèdicati a esso, invecchia compiendo il tuo lavoro.” Mi piace questo invito di Siracide. Comprende perseveranza, dedicazione, invecchiamento, lavoro.Io sto invecchiando rapidamente e mi piace sentirmi ancora dedicata al mio impegno, alla mia vocazione-missione, nel lavoro concreto di ogni giorno feriale. Vivere i miei giorni senza sentirmi sazia né carente mi fa accogliere con gratitudine quello che la vita offre ogni giorno e dentro la vita c’è Dio.Prego per D.Silvano. Un ricordo per Nicoletta nel giorno del suo Compleanno.
Brano che dà speranza, quello.odierno. Di cosa mi senti ricca? Qual è la ricchezza che riempie ogni mio giorno?Quale ricchezza accumulo come sicuro investimento?
Preghiamo per le vittime del terremoto cche ha colpito il centro Italia…
Persevera nel tuo impegno e dedicati ad esso ..Confida nel Signore ,sii costante!
Nel tempo della sventura,potrei far memoria dei momenti belli e riconoscerli come dono,per stare umile al mio posto di creatura …Ho bisogno di costanza in questo cammino di confidenza nel Signore.. Signore non darmi ne povertà ne ricchezza ,ma solo ciò che serve per operare il bene e ritrovare la strada ,quando mi perdo e ho bisogno che la Tua misericordia mi soccorra … Prego per don Silvano e per le nuove vicende di dolore ,del mondo ..Un augurio e una preghiera per nicoletta .