mercoledì 23 settembre

di | 22 Settembre 2015

home2 Osea 7,1-12    

1 Mentre sto per guarire Israele, si scopre l’iniquità di Efraim e la malvagità di Samaria, poiché si pratica la menzogna: il ladro entra nelle case e fuori saccheggia il brigante. 2 Non pensano dunque che io ricordo tutte le loro malvagità? Ora sono circondati dalle loro azioni: esse stanno davanti a me. 3 Con la loro malvagità rallegrano il re, rallegrano i capi con le loro finzioni. 4 Tutti bruciano d’ira, ardono come un forno quando il fornaio cessa di rattizzare il fuoco, dopo che, preparata la pasta, aspetta che sia lievitata.5 Nel giorno del nostro re i capi lo sommergono negli ardori del vino, ed egli si compromette con i ribelli. 6 Il loro cuore è un forno nelle loro trame, tutta la notte sonnecchia il loro furore e la mattina divampa come fiamma. 7 Tutti ardono come un forno e divorano i loro governanti. Così sono caduti tutti i loro sovrani e nessuno si preoccupa di ricorrere a me. 8 Efraim si mescola con le genti, Efraim è come una focaccia non rivoltata. 9 Gli stranieri divorano la sua forza ed egli non se ne accorge; la canizie gli ricopre la testa ed egli non se ne accorge. 10 L’arroganza d’Israele testimonia contro di loro, non ritornano al Signore loro Dio e, malgrado tutto, non lo ricercano. 11 Efraim è come un’ingenua colomba, priva d’intelligenza; ora chiamano l’Egitto, ora invece l’Assiria. 12 Dovunque si rivolgeranno stenderò la mia rete contro di loro e li abbatterò come gli uccelli dell’aria, li punirò nelle loro assemblee.

Commento

Il testo di oggi ci  suggerisce l’idea che il male del popolo è diffuso dovunque, e che mentre Dio interviene su una ferita, se ne scopre un’altra. Ladri e briganti sono dappertutto: dentro e fuori. Altro elemento di questo disastro totale è l’evidente separazione che esiste  tra la memoria lucida di tali mali nel cuore di Dio  e l’inconsapevolezza di Israele (“non se ne accorge”!). Efraim è “una colomba ingenua, priva d’intelligenza”. Questo fatto deve essere considerato con molta attenzione, perché in genere noi diciamo che esiste una volontà, una malizia nell’operare il male, mentre qui si afferma che esiste come una insipienza e una ottusità dell’uomo nell’operare il male. Non voglio dire che non ci  si rende conto, ma sicuramente che sempre ci casca dentro. Sembra che l’uomo capisce  tutto, ma non capisce niente! Bravissimo a congiurare e a ingannare per uccidere, sordo e cieco per quello che riguarda le linee profonde della vita e della storia. Tutto ciò si traduce in una grande fragilità – che nel testo è segnalata attraverso la debolezza dei re continuamente rovesciati con violenza e inganno dai loro troni  di quelle strutture cattive che aggrediscono e soffocano la più vera e profonda vocazione storica di Israele. In definitiva emerge un fatto impressionante, e cioè che, abbandonando il suo Signore, di fatto Israele distrugge se stesso: la sua violenza è una violenza suicida, che si rivolge contro Israele stesso!. Dice il v.10: “L’arroganza di Israele testimonia contro di loro, non ritornano al Signore loro Dio e, malgrado tutto, non lo ricercano. Fino a quando non si ritorna al Signore si  precipiteranno sempre più in basso, e ogni sventura li porterà a cercare alleati e protettori sempre più falsi e dannosi: dall’Egitto all’Assiria, i due grandi imperi del tempo; ma nessuno di essi rappresenta la potenza buona del Signore Sposo.

Preghiamo

Preghiamo per papa Francesco che è in visita negli Stati Uniti

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi.
Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro».
Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni.

4 pensieri su “mercoledì 23 settembre

  1. sr Rita

    Signore Gesù donaci sapienza e intelligenza. Fa che siamo consapevoli delle nostre azioni e che rimaniamo davanti a te nello stupore e nella gratitudine per la tua continua misericordia.
    Una preghiera per una comunità religiosa maschile di questa Diocesi di Uniao da Vitória che sta vivendo difficoltà e ha bisogno di spirito di discernimento.

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  2. Luca

    Questo continuo ribadire la sostanziale indifferenza a quanto succede credo calzi a pennello per noi e per il nostro tempo: stiamo attraversando un tempo di mutamenti sociali, economici, culturali, eppure sembra che nessuno se ne accorga, se non per quanto tutto questo interferisca con il suo portafoglio o il suo orticello.
    Chiedo al Signore la grazia per la gente del nostro tempo, per i governanti e i semplici cittadini, perché non siano come Efraim, ma riscoprano gli inviti ad essere sentinelle nella notte.

    Buona giornata a tutti!

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  3. sr.Alida

    Dio salva e guarisce,l’uomo ,crea confusione e male,anzichè ascoltare e vedere ,ciò che il Signore opera e salva,con la sua misericordia,l’uomo si distrugge da sè.Il Signore a ragione interviene educandoci con forza.Unendomi alle intenzioni di oggi.
    Aggiungo questa preghiera:Abbi pietà di noi,Signore! Vestici il passato di misericordia,il presente di luce,il futuro di speranza.

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  4. elena

    A volte penso a quanto sbagliamo senza esserne davvero consapevoli. Chiedo per me e per tutti gli esseri umani il dono del discernimento e della scelta di senso. Che il Signore solleciti le nostre consapevolezze e ci renda autori attivi di una vita piena e bella, coerente e solida nella sua luce!
    Un grande grazie dell’anima a Papa Francesco. ..
    Elena

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