mercoledì 18 aprile

di | 17 Aprile 2018

profeta geremia iconaGer 25,1-14                                                 

1 Questa parola fu rivolta a Geremia per tutto il popolo di Giuda nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda – cioè nel primo anno di Nabucodònosor re di Babilonia -. 2 Il profeta Geremia l’annunciò a tutto il popolo di Giuda e a tutti gli abitanti di Gerusalemme dicendo: 3 “Dall’anno decimoterzo di Giosia figlio di Amòn, re di Giuda, fino ad oggi sono ventitrè anni che mi è stata rivolta la parola del Signore e io ho parlato a voi premurosamente e continuamente, ma voi non avete ascoltato. 4 Il Signore vi ha inviato con assidua premura tutti i suoi servi, i profeti, ma voi non avete ascoltato e non avete prestato orecchio per ascoltare 5 quando vi diceva: Ognuno abbandoni la sua condotta perversa e le sue opere malvage; allora potrete abitare nel paese che il Signore ha dato a voi e ai vostri padri dai tempi antichi e per sempre. 6 Non seguite altri dei per servirli e adorarli e non provocatemi con le opere delle vostre mani e io non vi farò del male. 7 Ma voi non mi avete ascoltato – dice il Signore – e mi avete provocato con l’opera delle vostre mani per vostra disgrazia. 8 Per questo dice il Signore degli eserciti: Poiché non avete ascoltato le mie parole, 9 ecco manderò a prendere tutte le tribù del settentrione, le manderò contro questo paese, contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni confinanti, voterò costoro allo sterminio e li ridurrò a oggetto di orrore, a scherno e a obbrobrio perenne. 10 Farò cessare in mezzo a loro le grida di gioia e le voci di allegria, la voce dello sposo e quella della sposa, il rumore della mola e il lume della lampada. 11 Tutta questa regione sarà abbandonata alla distruzione e alla desolazione e queste genti resteranno schiave del re di Babilonia per settanta anni. 12 Quando saranno compiuti i settanta anni, io punirò il re di Babilonia e quel popolo – dice il Signore – per i loro delitti, punirò il paese dei Caldei e lo ridurrò a una desolazione perenne. 13 Manderò dunque a effetto su questo paese tutte le parole che ho pronunziate a suo riguardo, quanto è scritto in questo libro, ciò che Geremia aveva predetto contro tutte le nazioni. 14 Nazioni numerose e re potenti ridurranno in schiavitù anche costoro, e così li ripagherò secondo le loro azioni, secondo le opere delle loro mani”.

Commento

Il testo racconta alcuni fatti storici prima dell’evento dell’esilio in Babilonia, di cui il profeta è stato protagonista diretto. E ancora una volta la conclusione è che il popolo non ha ascoltato e quindi è inevitabile trarre l’impressione che tale sia sempre la “non-reazione” (o l’unica reazione!) di Israele davanti al dono di Dio. Questa Parola, che è mandata per essere ascoltata, sembra non lo sia mai! E la conseguenza è la fine del popolo. Sappiamo bene come lo scopo della missione del profeta era quella di togliere il popolo dall’idolatria in cui era caduto. Ma proprio perché il popolo non ascolta il profeta alla fine perde la sua terra che è data ad altri popoli. all’infedeltà alla Parola corrisponde l’esilio. Tra ascolto delle Parola e terra esiste un legame. Si tratta del legame creativo, riconoscere chi è il creatore della terra è riconoscere a chi devo la mia vita. Non riconoscere questo legame con il creatore significa diventare i padroni e non più gli amministratori della terra affidata all’uomo. E questo segna la fine, l’esilio.  Rimanere nella logica del dono aiuta a vivere, uscire da questa logica fa perdere tutto.

Preghiamo

Preghiamo per Antonio

3 pensieri su “mercoledì 18 aprile

  1. sr Rita

    Che non ci stanchiamo di ascoltare la Parola che salva. Oggi prego per mia nipote Elena che discute la seconda tesi. Che a tanti giovani sia data la possibilità di formarsi culturalmente per aiutare la società a crescere.

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  2. . Elena

    La Parola salva, l’ascolto salva, l’agire con giustizia e rispetto salva.
    Signore, abbiamo ancora tanto bisogno di essere salvati. Nelle storie di oggi, nuove distruzioni, nuovi drammi si compongono. Nuovi antichi orrori …. il cuore dell’uomo è sempre lo stesso anche dopo migliaia di anni e di storia. Chi siamo noi, senza di Te?
    Unisco le preghiere del giorno alle intenzioni di ciascuno.

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  3. Tiziana

    Spesso ritengo scontato tutto ciò che mi e’ stato donato. Grazie Signore per la vita,per chi mi hai fatto incontrare.

    prego e ringrazio il Signore per suor Giusi,oggi 50*della sua vita religiosa

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