Esodo 6,2 – 27
2 Dio parlò a Mosè e gli disse: «Io sono il Signore! 3 Sono apparso ad Abramo, a Isacco, a Giacobbe come Dio onnipotente, ma con il mio nome di Signore non mi son manifestato a loro. 4 Ho anche stabilito la mia alleanza con loro, per dar loro il paese di Canaan, quel paese dov’essi soggiornarono come forestieri. 5 Sono ancora io che ho udito il lamento degli Israeliti asserviti dagli Egiziani e mi sono ricordato della mia alleanza. 6 Per questo di’ agli Israeliti: Io sono il Signore! Vi sottrarrò ai gravami degli Egiziani, vi libererò dalla loro schiavitù e vi libererò con braccio teso e con grandi castighi. 7 Io vi prenderò come mio popolo e diventerò il vostro Dio. Voi saprete che io sono il Signore, il vostro Dio, che vi sottrarrà ai gravami degli Egiziani. 8 Vi farò entrare nel paese che ho giurato a mano alzata di dare ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe, e ve lo darò in possesso: io sono il Signore!». 9 Mosè parlò così agli Israeliti, ma essi non ascoltarono Mosè, perché erano all’estremo della sopportazione per la dura schiavitù. 10 Il Signore parlò a Mosè: 11 «Va’ e parla al faraone re d’Egitto, perché lasci partire dal suo paese gli Israeliti!». 12 Mosè disse alla presenza del Signore: «Ecco gli Israeliti non mi hanno ascoltato: come vorrà ascoltarmi il faraone, mentre io ho la parola impacciata?». 13 Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e diede loro un incarico presso gli Israeliti e presso il faraone re d’Egitto, per far uscire gli Israeliti dal paese d’Egitto. 14 Questi sono i capi delle loro famiglie. Figli di Ruben, primogenito d’Israele: Enoch, Pallu, Chezron e Carmi; queste sono le famiglie di Ruben. 15 Figli di Simeone: Iemuel, Iamin, Oad, Iachin, Socar e Saul, figlio della Cananea; queste sono le famiglie di Simeone. 16 Questi sono i nomi dei figli di Levi secondo le loro generazioni: Gherson, Keat, Merari. Ora gli anni della vita di Levi furono centotrentasette. 17 Figli di Gherson: Libni e Simei secondo le loro famiglie. 18 Figli di Keat: Amran, Isear, Ebron e Uzziel. Ora gli anni della vita di Keat furono centotrentatré. 19 Figli di Merari: Macli e Musi; queste sono le famiglie di Levi secondo le loro generazioni. 20 Amram prese in moglie Iochebed, sua zia, la quale gli partorì Aronne e Mosè. Ora gli anni della vita di Amram furono centotrentasette. 21 Figli di Isear: Core, Nefeg e Zicri. 22 Figli di Uzziel: Misael, Elsafan, Sitri. 23 Aronne prese in moglie Elisabetta, figlia di Amminadab, sorella di Nacason, dalla quale ebbe i figli Nadab, Abiu, Eleazaro e Itamar. 24 Figli di Core: Assir, Elkana e Abiasaf; queste sono le famiglie dei Coreiti. 25 Eleazaro, figlio di Aronne, prese in moglie una figlia di Putiel, la quale gli partorì Pincas. Questi sono i capi delle casate dei leviti, ordinati con le loro famiglie. 26 Sono questi quell’Aronne e quel Mosè ai quali il Signore disse: «Fate uscire dal paese d’Egitto gli Israeliti, secondo le loro schiere!». 27 Questi dissero al faraone re d’Egitto di lasciar uscire dall’Egitto gli Israeliti: Sono Mosè e Aronne.
Commento
Sembra che questo cammino di liberazione debba naufragare ancora prima di iniziare. Gli Ebrei non credono a Mosè, il faraone vive con il suo cuore duro, Mosè non sa parlare. Tutto sembra far pensare ad un fallimento. Sembra una barca naufragata il giorno del suo varo. Eppure qualcosa ancora si muove. il Signore ricomincia a “farsi sentire” e riprende la sua esortazione per i figli di Israele, collegando la situazione attuale alla grande storia dalla quale questa gente, ora ridotta ad una massa di schiavi, in realtà proviene: la grande vicenda dei patriarchi, e le promesse fatte a loro. Al cuore di questa ripresa sta la solenne auto proclamazione di Dio: “Io sono il Signore” Si ha quasi l’impressione che in un tempo di crisi il ricordo, la memoria della storia antica, debba servire a confermare e rafforzare la vicenda attuale, apparentemente così precaria. Ci troviamo qui in un criterio tipico della storia della salvezza: la memoria del passato diventa attualità e forza del presente. Ma questo porta ad una incessante “re-interpretazione” della storia. Così, nel nostro brano di oggi, l’uscita di Abramo dalla sua terra deve illuminare la prospettiva dell’uscita dei figli d’Israele dall’Egitto. E così tutto quello che segue. Per questo motivo, la Scrittura narra avvenimenti diversi, in tempi e luoghi diversi, per generazioni anche molto distanti tra loro, ma tende a cogliere incessantemente il compiersi della stessa opera di Dio! la stessa riflessione vale per il nostro tempo: rileggere e re-interpretare la storia attuale, alla luce del passato e di Dio, per credere che anche il tempo di oggi è salvato!. Ma soprattutto anche oggi la memoria aiuta a credere che il Signore sta dentro questa storia. Nostro compito di credenti è quello di provare a riconoscere come Dio è presente nella stroria e di conseguenza di credere che la sua presenza è sempre salvifica.
Preghiamo
Preghiamo per tutti gli studenti che domani cominciano gli esami di maturità.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Mi colpiscono due aspetti, nelle letture di oggi: la visibilità di un Dio che si manifesta con forza e potenza ad un popolo cieco e sordo per gli anni di schiavitù e stanchezza, ed il silenzio segreto dell’intimità più profonda con il Signore. Lui in primo piano, noi, le nostre piccole cose, quasi nascoste, segrete, che possa vederle, leggerle,e giudicarle solo Lui.
Che parole di consolazione!
La nostra stanchezza, ma anche le cose più belle che facciamo, sono nelle mani di questo Dio che è un Dio salvifico, misericordioso, che ama la discrezione dell’uomo e la trasforma in forza benevola e fertile e feconda…. Lui ha scelto persone semplici, umili, a volte apparentemente incapaci, o a brandelli e ne ha fatto strumenti di un amore sconfinato….. Quale consolazione, quale speranza!
Una preghiera per tutti i giovani che iniziano gli esami di maturità e per tutti i giovani alla ricerca di un’occupazione!
Buona giornata di sole a tutti!
Elena
Io sono il Signore! Sono apparso ad Abramo, …
ho stabilito la mia alleanza …
ho udito il lamento …
vi libererò …
vi prenderò come mio popolo …
vi farò entrare nel paese … e ve lo darò in possesso.
E’ un Dio presente, che ascolta ed agisce.
Ma l’uomo è sordo.
Preferisce essere comodo schiavo
che libero e responsabile
La libertà non è facile, ma ti permette di essere giusto, come Gesù ci dice nel brano successivo.
Se sei libero dalla schiavitù del potere, dell’orgoglio, del tuo io smisurato, puoi incontrare il Signore, nelle persone che hai vicino e nel segreto del tuo spirito.
Mi unisco alla preghiera per gli studenti
Perché possano ricevere ciò che si meritano
Un futuro degno di essere vissuto