mercoledì 16 novembre

di | 15 Novembre 2022

Apocalisse 14,14-20

E vidi: ecco una nube bianca, e sulla nube stava seduto uno simile a un Figlio d’uomo: aveva sul capo una corona d’oro e in mano una falce affilata. 15Un altro angelo uscì dal tempio, gridando a gran voce a colui che era seduto sulla nube: “Getta la tua falce e mieti; è giunta l’ora di mietere, perché la messe della terra è matura”. 16Allora colui che era seduto sulla nube lanciò la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta.
17Allora un altro angelo uscì dal tempio che è nel cielo, tenendo anch’egli una falce affilata. 18Un altro angelo, che ha potere sul fuoco, venne dall’altare e gridò a gran voce a quello che aveva la falce affilata: “Getta la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perché le sue uve sono mature”. 19L’angelo lanciò la sua falce sulla terra, vendemmiò la vigna della terra e rovesciò l’uva nel grande tino dell’ira di Dio. Il tino fu pigiato fuori della città e dal tino uscì sangue fino al morso dei cavalli, per una distanza di milleseicento stadi.

Commento

Quello che appare sulla nube bianca, figlio d’uomo con la corona d’oro e la falce affilata è il segno della divinità, del Dio dei cieli, ancora una volta del Cristo risorto. Non dobbiamo intendere questa questione della falce, della mietitura e della vendemmia solo come la morte, la falciatura dell’empio e la salvezza del giusto. Provo ad andare per un’altra strada, un’altra spiegazione. Nella cultura contadina l’idea della mietitura e della vendemmia aveva si il significato del raccolto finale, ma aveva anche lo scopo di celebrare la vita nuova, la vita che muore e risorge. Tante erano le feste, i riti, le celebrazioni che venivano fatte per festeggiare la fine delle stagione e l’inizio della vita nuova. Nei vangeli la mietitura e la vendemmia hanno lo scopo di indicare la presenza della vita di Cristo che rinnova il mondo. Quindi questa immagine della falce non è un’immagine di morte, ma di vita nuova, di una vita che tagliata ricresce nuova. È la celebrazione della vita. E’ quindi giustificabile vedere, anche in questo contesto, un riferimento alla passione di Gesù: nel tino dell’ira non ha pestato i nemici, ma è stato egli stesso schiacciato; fuori della città di Gerusalemme è stata consumata la sua morte con valore sacrificale. In questo sacrificio della croce rinasce la vita

Preghiamo

Preghiamo per noi preti

2 pensieri su “mercoledì 16 novembre

  1. Elena

    Sono belle queste immagini, anche se forti.
    Il Signore Gesù ci aiuti a comprendere pienamente il senso della vita nuova che si genera dalla Sua passione e risurrezione, perché i nostri occhi , a volte, sono vuoti, e il nostro cuore è chiuso alla Sua bellezza e alla Sua misericordia.
    Mi unisco alla preghiera per i sacerdoti .

    Rispondi
  2. sr Alida

    Mentre prego con voi per tutti sacerdoti : ci aiuti il Signore a scoprire i segni di vita nuova nel nostro quotidiano, quella vita che Lui ci dona morendo e risorgendo. Affinché la speranza avvolga tutti coloro che si trovano in qualsiasi difficoltà.

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.