Esodo 16,1-10
1 Levarono l’accampamento da Elim e tutta la comunità degli Israeliti arrivò al deserto di Sin, che si trova tra Elim e il Sinai, il quindici del secondo mese dopo la loro uscita dal paese d’Egitto. 2 Nel deserto tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e contro Aronne. 3 Gli Israeliti dissero loro: «Fossimo morti per mano del Signore nel paese d’Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà! Invece ci avete fatti uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa moltitudine». 4 Allora il Signore disse a Mosè: «Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina secondo la mia legge o no. 5 Ma il sesto giorno, quando prepareranno quello che dovranno portare a casa, sarà il doppio di ciò che raccoglieranno ogni altro giorno». 6 Mosè e Aronne dissero a tutti gli Israeliti: «Questa sera saprete che il Signore vi ha fatti uscire dal paese d’Egitto; 7 domani mattina vedrete la Gloria del Signore; poiché egli ha inteso le vostre mormorazioni contro di lui. Noi infatti che cosa siamo, perché mormoriate contro di noi?». 8 Mosè disse: «Quando il Signore vi darà alla sera la carne da mangiare e alla mattina il pane a sazietà, sarà perché il Signore ha inteso le mormorazioni, con le quali mormorate contro di lui. Noi infatti che cosa siamo? Non contro di noi vanno le vostre mormorazioni, ma contro il Signore». 9 Mosè disse ad Aronne: «Da’ questo comando a tutta la comunità degli Israeliti: Avvicinatevi alla presenza del Signore, perché egli ha inteso le vostre mormorazioni!». 10 Ora mentre Aronne parlava a tutta la comunità degli Israeliti, essi si voltarono verso il deserto: ed ecco la Gloria del Signore apparve nella nube.
Commento
Il testo può sembrare un po’ confuso e contorto, ma le proteste il più delle volte non sono confuse e contorte? La mormorazione è contro Mosè e Aronne, ma in realtà ancora una volta è contro Dio. la domanda che mi faccio è : ma questo popolo quanta fatica vuole fare per avere la terra promessa? Non è che si aspetta tutto da Mosè e da Dio? mi sembra che questa sia una delle fatiche umane e spirituali più grandi: attendere tutto da Dio sperando in lui, lui che possa in qualche modo risolvere tutti i nostri problemi. Certo la relazione tra il popolo e Dio è molto complessa, non conosce la linearità della fiducia piena. Molto forte qui è la reazione del popolo, ma altrettanto efficace la reazione di Dio che subito provvede con una misura infinita del suo amore misericordioso. Acqua e pane ecco l’oggetto delle varie mormorazioni: alimenti per la vita. L’oggetto finale della mormorazione è la vita e la morte. La vita attesa, ma che è sempre impegnativa da vivere. Il morire che fa sempre paura. Acqua e pane. Vita e morte. Sono l’oggetto delle nostre preoccupazioni. Il Signore ci ha regalato l’acqua della vita, l’acqua del battesimo e il pane della vita, l’eucarestia. Solo che serve un atto di fiducia nei confronti di Dio e dei suoi doni. Il Signore invece di punire la poca fede, ascolta questa mormorazione e in un atto di amore dona all’uomo il pane. Attenzione, non dona soltanto il pane, ma dona anche la norma con cui prendere il pane, perché ogni dono non da afferrare, ma da accogliere con rispetto e da normare nel suo uso.
Preghiamo per Cristina e la sua famiglia.
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
La mormorazione. …
Mi vengono in mente molte situazioni nelle quali le persone sembra amino riempirsi la bocca di parole cattive. E c’è sempre molta confusione. Ce la si prende non si sa mai bene con chi è non è mai chiaro neppure l’obiettivo di tale mormorarre. Il Signore pero’ fa giustizia e riporta in assetto gli equilibri smarriti. A volte solo lui può vridimrnsionare le nostre ansie e le nostre paure. Si parla di vita e di morte. Sono gli estremi più assoluti! Dio offerte ed illumina la via della vita. Noi sentiamo a rivonoscerne il tracciato. Dacci, Padre, occhi e cuore puri per vederti nelle piccole cose che ogni giorno manifestano la tua grandezza. Mi unisco alla preghiera per Cristina e famiglia e vorrei ricordare tutti gli amici che affrontano il deserto della loro esistenza. Ciao. Elena