Or dunque – oracolo del Signore -, ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti. 13Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore, vostro Dio, perché egli è misericordioso e pietoso, lento all’ira, di grande amore, pronto a ravvedersi riguardo al male”. 14Chi sa che non cambi e si ravveda e lasci dietro a sé una benedizione? Offerta e libagione per il Signore, vostro Dio. 15Suonate il corno in Sion, proclamate un solenne digiuno, convocate una riunione sacra. 16Radunate il popolo, indite un’assemblea solenne, chiamate i vecchi, riunite i fanciulli, i bambini lattanti; esca lo sposo dalla sua camera e la sposa dal suo talamo. 17Tra il vestibolo e l’altare piangano i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano: “Perdona, Signore, al tuo popolo e non esporre la tua eredità al ludibrio e alla derisione delle genti”. Perché si dovrebbe dire fra i popoli: “Dov’è il loro Dio?”.
Commento
L’unico modo per accelerare la venuta del giorno del Signore è la conversione del cuore. Tale conversione deve essere cosciente e totale. Il cuore luogo da cui nasce il desiderio della conversione, rappresenta l’uomo che riflette e che prende coscienza delle decisioni con piena conoscenza di causa. Il testo ci dice che la conversione non è un semplice cambiamento esteriore di alcuni riti o modi di fare, quanto invece un ri- orientamento di tutta la persona verso il Signore. Forse questo testo fa parte di una celebrazione penitenziale che si svolge dentro il tempio, in particolare la parte dove si chiede perdono, dopo avere riconosciuto i propri peccati. Quanto è difficile per noi chiedere perdono!!!! Interessante è il fatto che questa richiesta di perdono non è dell’individuo, ma del popolo intero. Nella sacra scrittura vi è una grande coscienza di un bene e di un male collettivo. Anche qui, la centratura sull’individuo, ha portato oggi all’individualismo, mentre la centratura sul noi porta alla comunità. In sintesi possiamo dire che non c’è vita nuova senza il riconoscimento umile del nostro errore e non vi perdono senza richiesta di perdono. Sono temi e parole che in generale facciamo fatica a digerire, oppure ne abusiamo facendo diventare tutto umiltà, perdono e conversione. Ritengo che ci vuole il giusto discernimento per capire come chiedere perdono e ci vuole la giusta saggezza del cuore per sperare sempre che il Signore perdonandoci ci possa donare una vita nuova.
Preghiamo
Preghiamo per il sinodo sulla famiglia.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».
Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!».
“perché Egli è misericordioso” quanta pace, quanta speranza! … Se solo fossimo più disposti a chiedere perdono, a riconoscere i nostri limiti, i nostri errori….se solo fossimo più pronti a dare perdono.
“Ritornate a me con tutto il cuore…laceratavi il cuore e non le vesti..” Un Dio grande nell’amore, lento all’ira…Pare che si parli di un altor Dio, rispetto alle pagine precedenti. Ma questo è il vero volto di Dio, il Misericordioso, il Dio di Gesù Cristo. Ritornare a Dio col cuore, con la conversione del cuore, non con riti esteriori o gesti appariscenti….La conversione è questione di cuore, di amore. E’ aver intravisto un BENE e muoversi in quella direzione per entrarne in contatto. Fa bene contemplare un Dio così.
Preghiamo per il nostro Brasile, per quello che si sta dicendo sui bambini di rua ammazzati per preparare le strade pulite alle Olimpiadi.
Un padre perdona.
Il Padre perdona e guarda il cuore dell’uomo, ne legge tutti i dubbi e le lacerazioni, ne coglie il vero pentimento, il desiderio di cambiare, di vivere una relazione più autentica, bella e sana. Solo Lui può restituirci la piena dignità dell’essere umani, attraverso il suo perdono.
Prego per il Sinodo della famiglia, lievito per la società lacerata in cui viviamo. E prego perché ciò su cui ci apre gli occhi Sr. Rita è raccapricciante, orribile in terra di Brasile. Dov’è la nostra umanità? Quale misericordia o perdono ci può restituire la dignità perduta? Signore illumina i nostri cuori e mandaci un poco di saggezza…
Elena
Per ciò che succede anche in Brasile ,e per il sinodo ,volentieri prego,insieme alle ospiti che avvicino di piu’…quello che piu’ mi prende nella Parola e nei commenti di oggi è la conversione come :”riorientamento di tutta la persona verso il Signore..”. e la necessità di un’infinita richiesta di perdono…Signore abbiamo bisogno del tuo cuore,ferito ,misericordioso ,infinitamente paziente ,perche il nostro divenga umile e contrito ,e a sua volta perdoni…affinchè valorizziamo e scopriamo la vita nuova che ci doni ,sempre.