mercoledì 10 maggio

di | 9 Maggio 2017

I discepoli di Emmaus – Arcabas

 Matteo  20,20-28                                

 20 Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedeo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. 21 Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». 22 Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». 23 Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato». 24 Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. 25 Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dóminano su di esse e i capi le opprimono. 26 Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore 27 e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. 28 Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

 Commento

 Un interpretazione semplicemente moralistica della vicenda ci fa considerare l’aspetto meno bello della questione: quello del primo posto. In realtà il testo va ben oltre e ci riporta alla questione fondamentale: la pasqua che qui è raffigurata con le parole : potete bere il calice che io sto ber bere? La questione non è morale, di buon comportamento cristiano, ma storico, cioè di assunzione della vita pasquale come vita donata, di una vita segnata dall’eucarestia come segno e realtà del servizio cristiano all’uomo. Il servizio è costitutivo del credente, non è un comando, ma sta nel suo dna, non ne può fare a meno di questa questione. Mi sembra che nessuno dei discepoli ha ben capito la questione, anche quelli che si sono sdegnati con i due fratelli. Tanto è vero che Gesù li chiama a sé e rispiega per l’ennesima volta. A tutti i suoi amici ripropone il mistero pasquale come mistero di servizio e di gratuità, di dono della vita. Ho l’impressione che questo messaggio è per tutti gli uomini.  Il “metodo” del mondo che è quello del primo posto è sbagliato, perché oltre che essere fonte di dolore è anche inefficace. quella del primo posto è una via istintiva del cuore umano – forse è la vera origine del “peccato originale” – ma è ben lontana dal potere di Dio. Tale potere Dio lo ha rivelato pienamente in Gesù, quando lui si è consegnato sulla croce.  Questo è il metodo efficace che salva il mondo!

Preghiamo

Preghiamo per Ginevra

5 pensieri su “mercoledì 10 maggio

  1. Sr rita

    Seguire Gesu è già stare alla sua destra. Non serve altro sgabello per sentirsi importanti. Preghiamo per Ginevra.

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  2. elena

    Quanto sono grandi le nostre ambizioni…. ma anche la nostra capacità di sdegnarci di fronte alle posizioni altrui.
    Gesù taglia corto su tutti, fa pulizia e riporta al vero senso dell’essere con Lui, il servizio, l’ultimo posto, un sacrificio che poi sarà solo Dio a valutare. Anche io mi devo fermare al servizio, il resto è solo nelle mani di Dio…
    Preghiamo per Ginevra.

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  3. sr Alida

    Gesu’ non è venuto ..per servire …è un arte che non è scontata ,si impara ogni giorno ,ed è un pò la caratteristica del cristiano …Donaci ,Signore la consapevolezza che servire ,è gioia ,piu’ che ogni altro posto ,o qualità . Mi unisco prego per Ginevra .

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  4. Anna

    Gesu ci insegna l’umilta con la quale apri molte strade di dialogo d’incontro e di pace.
    L’arrivismo comporta lo schiacciare gli altri e il pensare solo per se e non porta certo alla costruzione ma alla distruzione.
    Insegnaci l’umilta soprattutto nel dare e alla rinuncia di se per il bene degli altri e anche di noi stessi.
    Prego per Ginevra e per la giustizia non certo frutto dell’egoismo ma della condivisione.

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  5. Silvia

    “chi vuol diventare grande tra voi…chi vuole essere il primo tra voi..” Tra voi, tra noi che abbiamo deciso di seguire Gesù Cristo, tra noi che diciamo di credere in Lui, ecco per noi il concetto di grande e primo, di forza e potere é esattamente quello propostoci da Cristo nella sua vita, che è esattamente il contrario di quello proposto dal mondo mondano. Che questo mondo diventi sempre più estesamente Regno di Dio, dove tutti siamo re sacerdoti e profeti al modo del Signore Gesù!
    Buona giornata a tutti!

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