mercoledì 10 luglio

di | 9 Luglio 2019

1 Pt 4,12-19                                                                                   12 Carissimi, non siate sorpresi per l’incendio di persecuzione che si è acceso in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano. 13 Ma nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi perché anche nella rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare. 14 Beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo, perché lo Spirito della gloria e lo Spirito di Dio riposa su di voi. 15 Nessuno di voi abbia a soffrire come omicida o ladro o malfattore o delatore. 16 Ma se uno soffre come cristiano, non ne arrossisca; glorifichi anzi Dio per questo nome. 17 È giunto infatti il momento in cui inizia il giudizio dalla casa di Dio; e se inizia da noi, quale sarà la fine di coloro che rifiutano di credere al vangelo di Dio? 18 E se il giusto a stento si salverà, che ne sarà dell’empio e del peccatore? 19 Perciò anche quelli che soffrono secondo il volere di Dio, si mettano nelle mani del loro Creatore fedele e continuino a fare il bene.

Commento

Perché non dobbiamo stupirci per l’incendio delle persecuzioni che sembra divampare tra i credenti? Perché noi viviamo una condizione di estraneità rispetto al mondo. Noi siamo dentro questo mondo, ma non siamo di questo mondo e quindi è logico che quando noi viviamo fino in fondo il vangelo non possiamo essere accettati sempre. Cosa che invece oggi appare al contrario: per essere accettati e magari vincenti ci adeguiamo al mondo dimenticando il vangelo. Il tema resta sempre, e sempre più profondamente, quello della Pasqua e del Battesimo come nostra immersione/partecipazione alla Pasqua del Signore. Ciò che ora è vissuto nella sofferenza è principio di gioia come via pasquale dell’esistenza cristiana. Il cristiano non va a cercarsi in modo volontaristico le difficoltà e i dolori, ma tutto accetta e accoglie come partecipazione al mistero di Cristo. Questo è il segreto della sua pace, della sua sapienza e della sua fortezza. Vogliamo chiedere al Signore di saperci mettere nelle sue mani nel tempo della prova e di saper vivere la logica del vangelo dentro questo mondo e non invece di adattare il vangelo al mondo.

Preghiamo

Preghiamo per Renato

3 pensieri su “mercoledì 10 luglio

  1. Pinuccia

    Il segreto della pace, della sapienza e della fortezza… accettare e accogliere tutto. Grazie Suor Rita per il tuo splendido esempio, prego per Renato e buoni esercizi di sorrisi e baci!!

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  2. Sr Rita

    La prova non è qualcosa di strano…né per i giusti né per i peccatori. La vita è un luogo di discernimento, di crisi di scelte. Che possiamo continuare a fare il bene….scegliere il bene, vivere del Bene che è l’amore tenero e misericordioso del Signore . Questo ci fa stare nelle mani buone del Signore con pace. Prego per Sr Casta che oggi si sottopone a due importanti biopsie e per Maria e sua famiglia.

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  3. Elena

    Vi sono vicina….
    Una preghiera per mio fratello Giancarlo che compie gli.anni

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