Salmo 39 Titolo NON TARDARE, MIO DIO
Allora ho detto: Eccomi, vengo
Quando mai la speranza è senza una qualche porzione di dubbio e di disperazione?
Non è detto anche di Abramo che «nella speranza contro speranza ebbe fede» ?
E di contro, si dà mai un’infelicità che non possa, per quanto sovrumana, sublimarsi
anche per via della poesia e del canto, oltre che per grazia ?
Signore, ti chiediamo di avere un cuore di fanciulli, e una fede fino all’audacia.
1 Al maestro del coro. Di Davide. Salmo.
2 Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
3 Mi ha tratto da un pozzo di acque tumultuose,
dal fango della palude;
ha stabilito i miei piedi sulla roccia,
ha reso sicuri i miei passi.
4 Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio.
Molti vedranno e avranno timore
e confideranno nel Signore.
5 Beato l’uomo che ha posto la sua fiducia nel Signore
e non si volge verso chi segue gli idoli
né verso chi segue la menzogna.
6 Quante meraviglie hai fatto,
tu, Signore, mio Dio,
quanti progetti in nostro favore:
nessuno a te si può paragonare!
Se li voglio annunciare e proclamare,
sono troppi per essere contati.
7 Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
8 Allora ho detto: «Ecco, io vengo.
Nel rotolo del libro su di me è scritto
9 di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».
10 Ho annunciato la tua giustizia nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai.
11 Non ho nascosto la tua giustizia dentro il mio cuore,
la tua verità e la tua salvezza ho proclamato.
Non ho celato il tuo amore
e la tua fedeltà alla grande assemblea.
12 Non rifiutarmi, Signore, la tua misericordia;
il tuo amore e la tua fedeltà mi proteggano sempre,
13 perché mi circondano mali senza numero,
le mie colpe mi opprimono e non riesco più a vedere:
sono più dei capelli del mio capo,
il mio cuore viene meno.
14 Dégnati, Signore, di liberarmi;
Signore, vieni presto in mio aiuto.
15 Siano svergognati e confusi
quanti cercano di togliermi la vita.
Retrocedano, coperti d’infamia,
quanti godono della mia rovina.
16 Se ne tornino indietro pieni di vergogna
quelli che mi dicono: «Ti sta bene!».
17 Esultino e gioiscano in te
quelli che ti cercano;
dicano sempre: «Il Signore è grande!»
quelli che amano la tua salvezza.
18 Ma io sono povero e bisognoso:
di me ha cura il Signore.
Tu sei mio aiuto e mio liberatore:
mio Dio, non tardare.
Commento
Il salmo propone un doppio sentimento che sdoppia la preghiera in due momenti. il sentimento della lode e del ringraziamento che apre il salmo ad una forma di magnificat e poi il sentimento della paura che apre il salmo al quell’espressione che è il de profundis (dal profondo io grido a te). Le prime strofe raccolgono un «canto nuovo», cioè una celebrazione piena e perfetta della speranza, della fiducia in Dio che, come un padre, si china sulla sua creatura .Col v. 13 il tono muta, l’orizzonte diventa fosco, mali innumerevoli, «più dei capelli del capo», attanagliano l’orante. Il salmo diventa, allora, una supplica. Ma anche nel lamento la fiducia non s’incrina perchè Dio si cura di chi è povero e solo. Pregare con questa supplica diventa allora una forma di difesa contro lo sconforto e il dolore.
Preghiamo
Preghiamo per tutti i lavoratori e per chi non ha lavoro.
Di me ha cura il Signore…. Dio si prende cura di me di noi ….Il nostro prendersi cura assomigli un pochino al Suo .Prego con voi per tutti i lavoratori e per quelli che lavoro non hanno.
Il Signore liberatore non tardi a dare ai sui figli tribolati la consolazione del cuore. Preghiamo perché il lavoro torni ad essere quello che completa la dignità dell’uomo. Il mese di maggio dedicato a Maria aiuti tutti a ritrovare la tenerezza che è propria della donna e dell’uomo fatti a immagine e somiglianza di Dio misericordioso.
Io sono povero e bisognoso, di me ha cura il Signore. In questo passaggio sento tutta la mia piccolezza e tutto il bisogno di farmi piccola piccola piccola nella mano di Dio, rannicchiata nella Sua misericordia.
Con voi prego per tutto il mondo del lavoro, per la dignità e l’integrità di ogni uomo e donna che lavora e anche per chi è alla ricerca di una giusta occupazione.
In questo periodo mi riconosco in Davide nella sua speranza nella tribolazione e confesso anche momenti di grande sconforto che solo la preghiera mi rende piu leggeri. Chiedo le vostre preghiere perche Dio mi sostenga dove come persona umana io non riesca a farcela perche illumini questo momento di buio in cui vedere la Via mi sembra impossibile e solo la Sua Misericordia potrebbe illuminare il mio sconforto.