martedì 9 maggio

di | 8 Maggio 2023

1 Pietro 5,6-14

Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché vi esalti al tempo opportuno, 7riversando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi. Siate sobri, vegliate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare. 9Resistetegli saldi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze sono imposte ai vostri fratelli sparsi per il mondo. 10E il Dio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo Gesù, egli stesso, dopo che avrete un poco sofferto, vi ristabilirà, vi confermerà, vi rafforzerà, vi darà solide fondamenta. 11A lui la potenza nei secoli. Amen! Vi ho scritto brevemente per mezzo di Silvano, che io ritengo fratello fedele, per esortarvi e attestarvi che questa è la vera grazia di Dio. In essa state saldi! Vi saluta la comunità che vive in Babilonia e anche Marco, figlio mio. 14Salutatevi l’un l’altro con un bacio d’amore fraterno. Pace a voi tutti che siete in Cristo!

Commento

Scusate se per due giorni non sono riuscito a scrivere e commentare la lettera, ma gli avvenimenti sono stato veramente interessanti ma complicati. Con oggi concludiamo la lettura di questo piccolo testo indirizzato alle comunità che si trovano in difficoltà. Il pensiero finale di queste semplici esortazioni è quello di rimane saldi nel momento della prova nella speranza della salvezza. In questo tempo di prova sono 4 le grandi virtù che permettono di superare il tempo difficile: la temperanza, vigilanza, saldezza nella fede, ecclesialità. E poi ci sono i saluti finali che ci dicono che la comunità di Babilonia è  la comunità che sta a Roma. Si nomina Marco, detto figlio mio, che è molto probabile l’evangelista Marco che scriveva per conto di Pietro e per finire il bacio santo che è un saluto d’amore che da Roma rimbalza in Asia e qui si diffonde, creando un unico flusso pace, perché i credenti di tutti i luoghi di tutte le comunità sono loro stessi portatori di pace e impegnati nella vita fraterna

Preghiamo

Preghiamo per Silvia

2 pensieri su “martedì 9 maggio

  1. Elena

    Essere comunità che si consola e si dà forza nello scambio reciproco. Mi vengono in mente realtà virtuose, solidali, accoglienti nel tempo della pandemia: volontari e giovani che portavano medicine o l’ossigeno agli anziani e agli ammalati, si faceva la spesa gli uni per gli altri per non essere tutti troppo esposti, ci si telefonava e videochiamava spesso per tenere i contatti….si tenevano musiche e concerti condominiali per rompere il flusso di tristezza e precarietà imposto dalla pandemia, si coltivavano fiori e ci si confrontava dai balconi sulla loro crescita, si raccontavano storie attraverso whatsapp e ci si preparava con cura, creando in casa semplici ma efficaci coreografie per intrattenere i bambini di scuola, i figli degli altri. Sì organizzavano concerti online a più voci su un unica base musicale, un pezzetto ciascuno e la scuola è entrata nelle case, fra le famiglie,creando reti di disponibilità, pazienza e comprensione reciproca. Un tempo duro, di prova, spezzato , vinto da un bene nato dal cuore, da una fraternità voluta e ritrovata. Dov’è finita ora questa comunità? Dove sono le azioni di comprensione, compassione, cura e vicinanza reciproca? Fa’, o Signore, che non abbiamo a dimenticare la nostra dimensione umana e cristiana perché distratti e sopraffatti dal lavoro, dalla vita e dalle sue prove e fatiche.
    Prego con voi per Silvia e per tutti coloro che si affidano al Padre buono.

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  2. srAlida

    Questo tratto di Parola è nei vostri commenti, quante espressioni che prendono il cuore vorrei rimanessero nella giornata : saldi nella fede, vigilanza… Gettare in Lui ogni nostra preoccupazione perché ha cura di noi… Ti affidiamo Signore tutte le persone bisognose che abbiamo in cuore,o che ci vivono accanto, insieme a Silvia, e alla accorata richiesta di pace.

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