martedì 4 settembre

di | 3 Settembre 2018

SAN PAOLO - LETTERE 1 Cor 16,1-24 

1 Quanto poi alla colletta in favore dei fratelli, fate anche voi come ho ordinato alle Chiese della Galazia. 2 Ogni primo giorno della settimana ciascuno metta da parte ciò che gli è riuscito di risparmiare, perché non si facciano le collette proprio quando verrò io. 3 Quando poi giungerò, manderò con una mia lettera quelli che voi avrete scelto per portare il dono della vostra liberalità a Gerusalemme. 4 E se converrà che vada anch’io, essi partiranno con me. 5 Verrò da voi dopo aver attraversato la Macedonia, poiché la Macedonia intendo solo attraversarla; 6 ma forse mi fermerò da voi o anche passerò l’inverno, perché siate voi a predisporre il necessario per dove andrò. 7 Non voglio vedervi solo di passaggio, ma spero di trascorrere un po’ di tempo con voi, se il Signore lo permetterà. 8 Mi fermerò tuttavia a Efeso fino a Pentecoste, 9 perché mi si è aperta una porta grande e propizia, anche se gli avversari sono molti. 10 Quando verrà Timòteo, fate che non si trovi in soggezione presso di voi, giacché anche lui lavora come me per l’opera del Signore. 11 Nessuno dunque gli manchi di riguardo; al contrario, accomiatatelo in pace, perché ritorni presso di me: io lo aspetto con i fratelli. 12 Quanto poi al fratello Apollo, l’ho pregato vivamente di venire da voi con i fratelli, ma non ha voluto assolutamente saperne di partire ora; verrà tuttavia quando gli si presenterà l’occasione. 13 Vigilate, state saldi nella fede, comportatevi da uomini, siate forti. 14 Tutto si faccia tra voi nella carità. 15 Una raccomandazione ancora, o fratelli: conoscete la famiglia di Stefana, che è primizia dell’Acaia; hanno dedicato sé stessi a servizio dei fedeli; 16 siate anche voi deferenti verso di loro e verso quanti collaborano e si affaticano con loro. 17 Io mi rallegro della visita di Stefana, di Fortunato e di Acàico, i quali hanno supplito alla vostra assenza; 18 essi hanno allietato il mio spirito e allieteranno anche il vostro. Sappiate apprezzare siffatte persone. 19 Le comunità dell’Asia vi salutano. Vi salutano molto nel Signore Aquila e Prisca, con la comunità che si raduna nella loro casa. 20 Vi salutano i fratelli tutti. Salutatevi a vicenda con il bacio santo. 21 Il saluto è di mia mano, di Paolo. 22 Se qualcuno non ama il Signore sia anàtema. Marana tha: vieni, o Signore! 23 La grazia del Signore Gesù sia con voi. 24 Il mio amore con tutti voi in Cristo Gesù!

Commento

Siamo alla fine della 1 lettera ai corinti. Siamo ai saluti finali come è tipico di tutte le lettere di Paolo. Il capitolo però è molto di più di un semplice saluto. È la ricapitolazione di tutta la lettera intorno al suo tema fondamentale, la carità. Al centro del capitolo, sentiamo la raccomandazione sintetica dell’apostolo: “tutto si faccia tra voi nella carità”. In questo caso la carità si esprime concretamente con la colletta in favore della chiesa madre di Gerusalemme che era caduta in estrema povertà. chissà quando le nostre comunità impareranno ad aiutarsi reciprocamente anche nella carità concreta? Credo che sia anche opportuno ricordare l’ultimo versetto del testo di ieri: “la vostra fatica non è vana nel Signore”. In questo modo la carità e la “fatica” che ne consegue ricevono senso e fondamento dalla risurrezione del Signore, che è l’altro grande tema della lettera, trattato soprattutto al cap. 15. Senza la risurrezione di Gesù e la nostra “risurrezione” a vita nuova nel battesimo, non si dà possibilità di carità e neanche un suo senso e direzione. Così anche le tante persone e luoghi, nominati in questo ultimo capitolo della lettera, sono importanti e onorati perché la risurrezione dona nuovo senso e bellezza a tutto e tutti: singoli, famiglie, chiese, popoli. Infine, la lettera si conclude con un severo monito: “Se qualcuno non ama il Signore sia anatema”, ma la gravità dell’affermazione dà l’idea dell’importanza del fatto a cui tende tutta la lettera: l’amore non può esaurirsi all’ambito dei fratelli, ma tende all’incontro sponsale con il Signore stesso. Per questo alla terribile parola “anatema” segue immediatamente la stupenda invocazione “Maranatà. Vieni, Signore”. Amore di Dio e amore dei fratelli sono infine mirabilmente condensati nell’ultima frase della lettera: “Il mio amore con tutti voi in Cristo Gesù”. Sia davvero così per tutti.

Preghiamo

Preghiamo per la Libia perché cessi la violenza in quella nazione.

3 pensieri su “martedì 4 settembre

  1. sr Rita

    Bello il rapporto di Paolo coi corinzi. Un affetto paterno e fraterno che diventa esempio di come ci si incontra, ci si lascia, ci i aiuta, ci si completa. Una scuola di vita per noi, per le comunità cristiane non solo. Preghiamo per gli evangelizzatori.

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  2. . Elena

    Bello il senso di comunità che si sente nelle parole di Paolo, queste comunità che si incontrano e vivono le case. Possano anche le nostre case essere piccole e grandi comunità accoglienti dei fratelli nel Signore. Tutti fratelli nel Signore. Preghiamo per la Chiesa, gli evangelizzatori, e per la situazione drammatica della Libia.

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  3. srAlida

    “Vigilate state saldi nella fede,tutto si faccia tra voi nella carità” non aggiungo nulla ai vostri commenti perchè detto bene ciò che penso anch’io e condivido e mi unisco alle intenzioni di oggi. .,

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