Martedì 28 gennaio ’20 – Lc 9,37-43a
37Il giorno seguente, quando furono discesi dal monte, una grande folla gli venne incontro. 38A un tratto, dalla folla un uomo si mise a gridare: «Maestro, ti prego, volgi lo sguardo a mio figlio, perché è l’unico che ho! 39Ecco, uno spirito lo afferra e improvvisamente si mette a gridare, lo scuote, provocandogli bava alla bocca, se ne allontana a stento e lo lascia sfinito. 40Ho pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». 41Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa, fino a quando sarò con voi e vi sopporterò? Conduci qui tuo figlio». 42Mentre questi si avvicinava, il demonio lo gettò a terra scuotendolo con convulsioni. Gesù minacciò lo spirito impuro, guarì il fanciullo e lo consegnò a suo padre. 43E tutti restavano stupiti di fronte alla grandezza di Dio.
Commento
Prosegue il percorso di Gesù che annuncia e pratica la salvezza in ogni suo gesto e parola. Ma prosegue anche quel percorso di Gesù che ci mostra come il suo annuncio della salvezza è necessariamente legato al dono della sua vita. Secondo quello che io ci capisco il fatto che i discepoli del Signore, non siano riusciti a scacciare il male da quel ragazzo è proprio legato al fatto che essi hanno come una concezione miracolistica della salvezza e non legata al dono di sé. Si cerca il miracolo non il dono, si cerca l’evento spettacolare e non l’incontro. Tra l’altro da come è descritta la malattia del ragazzo sembra essere l’epilessia. Possiamo dire che Gesù ha indicato la via divina della potenza che salva l’umanità nella croce. La sua Pasqua di morte e di gloria: il suo sacrificio d’amore per la salvezza di tutta l’umanità. Questo è il segreto della sua potenza: l’Amore. Questa è la potenza che Egli consegna ai suoi discepoli, che non sono né dei maghi, né degli scienziati, né sono dotati delle potenze tipiche del mondo. Sono mandati ad annunciare e a comunicare la Parola potente dell’Amore di Dio per ogni uomo e donna della terra. Questa è la potenza che scaccia ogni demonio, ogni male. Questa è dunque la ragione della impotenza di cui ora questo padre si rammarica.
Preghiamo Preghiamo per chi in Cina sta soffrendo a causa dell’epidemia.
Credere che si possono compiere miracoli….oggi come oggi è. …un miracolo. E Gesù non fa altro che passare tra la gente e compiere gesti di bene:miracoli,appunto. Preghiamo perché possiamo credere alla Grazia che lo Spirito di Gesù ci dà e facciamo il bene. Con amore.
Lo sguardo di Gesù è sempre uno sguardo d’amore per l’uomo. Possiamo sentirci sempre abbracciati e avvolti da questo sguardo che fa stare bene nel profondo e possiamo anche noi essere portatori di bene e di miracoli quotidiani. Per amore e con amore… Prego con voi per le persone coinvolte nell’epidemia in Cina e ricordo la famiglia di Rymma.
Mandati ad Annunciare e comunicare la Parola potente dell’Amore di Dio, tutto il resto viene di conseguenza. Quante volte invece mi preoccupo di tutto il resto!
Il dono e l’incontro …mi dovrebbero interessare per prima cosa ,Quel DONO e INCONTRO che mi pone semplice e umile davanti ad ogni persona . alla vita .agli eventi ,e consapevole che il Signore compie miracoli al di la di noi …..Mi unisco alla preghiera per chi soffre in Cina per l’epidemia .e per tutti i malati .