martedì 27 giugno

di | 26 Giugno 2023

Matteo 10, 5-15

Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: “Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; 6rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. 7Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. 8Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. 9Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, 10né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento. 11In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. 12Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. 13Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città.

Commento

Continua il discorso missionario di Gesù. Qui vengono descritte le condizioni dell’inviato. Il come deve presentarsi colui che è mandato. Il gruppo che Gesù ha chiamato e poi inviato è un gruppo eterogeneo, fatto di persone improbali che però accettano di seguire Gesù. Quello che conta è l’adesione a Gesù e l’obbedienza alla sua parola. Ricevono da Gesù un potere che non è quello di cambiare il mondo, ma quello di cambiare i cuori, di stare accanto ai deboli, di sconfiggere il male, di amare tutti i disperati  della terra. questo è il loro compito. Ma non c’è solo questo, se questo è il loro compito ecco anche le condizioni. Questo potere non viene dal denaro e dalla forza, ma dalla sequela dietro a Gesù. E come se fosse un potere limitato: “Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; 6rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Non significa che non dobbiamo andare da chi non crede, ma che non possiamo arrivare dappertutto.  Anche la nostra generazione di cristiani è chiamata a prendere in mano questa pagina di vangelo e a viverla ogni giorno.

Preghiamo

Preghiamo per la pace

Un pensiero su “martedì 27 giugno

  1. srAlida

    La nostra forza sta nel seguire Gesu, il suo pensiero, il suo cuore, che non esclude nessuno… ci conduce . Chiediamo ci dia la pace.

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