martedì 20 febbraio

di | 19 Febbraio 2018

Michelangelo_Buonarroti_027Ger 8,4-12                                            

4 Tu dirai loro: “Così dice il Signore: Forse chi cade non si rialza e chi perde la strada non torna indietro? 5 Perché allora questo popolo si ribella con continua ribellione? Persistono nella malafede, rifiutano di convertirsi. 6 Ho fatto attenzione e ho ascoltato; essi non parlano come dovrebbero. Nessuno si pente della sua malizia, dicendo: Che ho fatto? Ognuno segue senza voltarsi la sua corsa come un cavallo che si lanci nella battaglia. 7 Anche la cicogna nel cielo conosce i suoi tempi; la tortora, la rondinella e la gru osservano la data del loro ritorno; il mio popolo, invece, non conosce il comando del Signore. 8 Come potete dire: Noi siamo saggi, la legge del Signore è con noi? A menzogna l’ha ridotta la penna menzognera degli scribi! 9 I saggi saranno confusi, sconcertati e presi come in un laccio. Essi hanno rigettato la parola del Signore, quale sapienza possono avere? 10 Per questo darò le loro donne ad altri, i loro campi ai conquistatori, perché, dal piccolo al grande, tutti commettono frode; dal profeta al sacerdote, tutti praticano la menzogna. 11 Essi curano la ferita del mio popolo ma solo alla leggera, dicendo: Bene, bene! ma bene non va. 12 Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli, ma non si vergognano affatto, non sanno neppure arrossire. Per questo cadranno con le altre vittime, nell’ora del castigo saranno prostrati” dice il Signore.

Commento

Rispetto al testo di ieri aggiungiamo un particolare nuovo. Tutto è concentrato  nel discorso della conversione. Da ogni lontananza si può ritornare. Tutto appare così “naturale” da farci addirittura pensare che ogni cammino dietro al Signore è una “conversione” a Lui; c’è una specie di ovvietà nel rialzarsi di chi è caduto e nel tornare di chi si è perso. Così sembra sottolineato che il “male” non è tanto quello che si è fatto, quanto l’attuale non-ritorno. “Persistono nella malafede” questo è il vero male. E’ molto efficace l’immagine di quel cavallo lanciato in battaglia in una corsa inarrestabile: così è la situazione di chi “segue la sua corsa”. E così se gli animali e gli uccelli del cielo conoscono i loro tempi per il ritorno a casa, il popolo “non conosce il comando del Signore”. Senza questa conversione, il rapporto con la sapienza divina è del tutto illusorio. Essa non può “essere con noi”, se non come il nostro incessante ritornare alla Parola di Dio. Ma è assurdo pretendere di avere la sapienza avendo “rigettato la parola del Signore”.

Preghiamo

Preghiamo per Sr Rita chiamata a questa nuova esperienza.

 

2 pensieri su “martedì 20 febbraio

  1. . Elena

    Nell’arroganza umana c’è un’insistenza , un’urgenza basata sulla menzogna. Chi mente a se stesso spesso diventa aggressivo, inavvicinabe, ostinato nel suo voler credere e nel voler far credere che ciò che dice e fa è vero, reale, giusto. Signore di verità salvaci da questa ostinazione cieca, folle, senza ritorno e senza scampo. Perché la nostra mancanza di scrupoli ci allontana da Te e ci getta nella confusione e nel dolore. E fa tanto male a chi ci è vicino. Ci lascia in balìa dei nostri errori nell’assenza di Te….
    Siamo vicini a sr Rita.

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  2. srAlida

    Da ogni lontananza si può ritornare se non continuiamo la nostra folle corsa a ciò che non è bene .Necessita ascoltare la Parola ,non solo con le orecchie ma con il cuore,è da esso che viene la conversione .Donaci ,Signore,non solo orecchie ,ma anche cuore che ascolta..Un cara e sentita preghiera per essere vicina a sr Rita in questo nuovo cammino

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