martedì 15 dicembre

di | 14 Dicembre 2015

avvento boseMichea 7,1-7

1 Ahimè! Sono diventato come uno spigolatore d’estate, come un racimolatore dopo la vendemmia! Non un grappolo da mangiare, non un fico per la mia voglia. 2L’uomo pio è scomparso dalla terra, non c’è più un giusto fra gli uomini: tutti stanno in agguato per spargere sangue; ognuno con la rete dà la caccia al fratello. 3Le loro mani sono pronte per il male: il principe avanza pretese, il giudice si lascia comprare, il grande manifesta la cupidigia, e così distorcono tutto. 4Il migliore di loro è come un rovo, il più retto una siepe di spine. Nel giorno predetto dalle tue sentinelle, il tuo castigo è giunto, adesso è il loro smarrimento. 5Non credete all’amico, non fidatevi del compagno. Custodisci le porte della tua bocca davanti a colei che riposa sul tuo petto. 6Il figlio insulta suo padre, la figlia si rivolta contro la madre, la nuora contro la suocera e i nemici dell’uomo sono quelli di casa sua. 7Ma io volgo lo sguardo al Signore, spero nel Dio della mia salvezza, il mio Dio mi esaudirà.

Commento

Quell’ ahimè iniziale  dice come questo testo è una lamentazione. Non del genere lamentoso di cui per esempio io sono capace, ma di quel genere che sente tutta l’amarezza per le cose che non vanno bene. il profeta è costretto a vivere in una città piena di corruzione e di malaffare. Nello stesso tempo vi è la deludente constatazione che la giustizia è scomparsa dalla città ed insieme ad essa la rettitudine. Ho appena concluso questa sera l’esperienza dei circoli di lettura, un momento di incontro, lettura e racconto di sé. Il tema era Rinascere di nuovo.  Pensando alla delusione per come nelle nostre città regnano corruzione e menzogna  a volte mi lascio prendere dalla lamentazione. Devo constatare però che anche attraverso un esperienza come quella dei circoli di lettura possiamo sperimentare una speranza buona, un nuovo inizio, un non cadere solo nella paura e nella lamentazione. Serve, Dicevamo, questa sera, un atto creativo, un sobbalzo di genialità che mi aiuta a cambiare e far cambiare le cose. Serve coraggio e forza. Questo è quanto ogni uomo di buona volontà deve essere in grado di mettere in atto: un gesto di creatività. Si crea una città nuova solo con la forza e la passione profetica di vuole costruire il futuro.

Preghiamo

Preghiamo per le missioni e i missionari.

Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo».  E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».

4 pensieri su “martedì 15 dicembre

  1. sr Rita

    Michea sta sperimentando quello che anche noi oggi viviamo. Siamo circondati da vari mali che giustificano lo scoramento, la delusione. la stanchezza. La gente di cui parla Michea è vissuta molti millenni prima di noi,, eppure noi oggi siamo capaci di ripetere le stesse assurdità. Siamo capaci di volgere lo sguardo al Signore, di credere che Lui ci salverà? Cosa stiamo vivendo in questo avvento, in questo nuovo Natale se non abbiamo un sussulto di speranza?Preghiamo per questo nostro mondo di oggi: che ciascun uomo si lasci svegliare il cuore per credere al bene che già c’è e che può rafforzarsi grazie alla speranza.

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  2. Elena

    Speranza e fiducia nei movimenti e nella creatività di Dio…
    Passione e stupore nei passi di ogni giorno… Volontà e tenacia nel tessuto del bene per tutti gli uomini….
    Chiedo una preghiera per Davide, mio figlio, che affronta oggi un intervento significativo , nel segno della speranza e della rinascita…
    Elena

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  3. sr.Alida

    .”…volgo lo sguardo al Signore,spero nel Dio della mia salvezza.”.quello ,che descrive ancora oggi Michea,è una situazione di delusione e di nuova amarezza ..,che alimenta la paura,ed è facile lasciarsi trasportare da essa…la speranza mi fa chiedere al Signore:”Custodisci la porta della mia bocca,rendimi pronta al bene.Aiutaci ad andare oltre le vicende negative .In questo Natale ,rendici creativi e nuovi nell’amore,il nostro sguardo sia rivolto a Te ,nostra salvezza,amante dell’umiltà e del silenzio…Di cuore prego per Davide ,per le missioni e missionari ,in particolare per le nostre suore delle poverelle.

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  4. Anonimo

    Il senso di amarezza nel vedere il figlio contro il padre, la figlia contro la madre, i nemici in casa propria questa e una esperienza che si sente molto nelle notizie del mondo e accade anche a me in questo periodo.
    La speranza e in un atto creativo di amore che solo Dio puo ispirarci che noi possiamo pensare grazie a Lui e alla sua Parola.
    Vi chiedo di pregare per la mia famiglia per mio figlio in modo particolare mi sembra di avere la guerra in casa e solo Dio mi puo dire cosa fare in questo momento di grande amarezza.
    Dio mio porta un po di pace nelle famiglie nello spirito del Santo Natale. Amen.

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