Ger. 5,1-9
1 «Andate per le vie di Gerusalemme;
guardate, informatevi;
cercate per le sue piazze
se vi trovate un uomo, se ve n’è uno solo
che pratichi la giustizia, che cerchi la fedeltà;
e io le perdonerò.
2 Anche quando dicono: “Com’è vero che il SIGNORE vive”,
è certo che giurano il falso».
3 SIGNORE, i tuoi occhi non cercano forse la fedeltà?
Tu li colpisci, e quelli non sentono nulla;
tu li consumi, e quelli rifiutano di ricevere la correzione;
essi hanno reso il loro volto più duro della roccia,
rifiutano di convertirsi.
4 Io dicevo: «Questi non sono che miseri,
insensati che non conoscono la via del SIGNORE,
il giudizio del loro Dio»;
5 io andrò dai grandi e parlerò loro, perché essi conoscono la via del SIGNORE,
il giudizio del loro Dio;
ma anch’essi tutti quanti hanno spezzato il giogo,
hanno rotto i legami.
6 Perciò il leone della foresta li uccide,
il lupo del deserto li distrugge,
il leopardo sta in agguato presso le loro città;
chiunque ne uscirà sarà sbranato,
perché le loro trasgressioni sono numerose,
le loro infedeltà sono aumentate.
7 «Perché ti dovrei perdonare?
I tuoi figli mi hanno abbandonato,
giurano per degli dèi che non esistono.
Io li ho saziati ed essi si danno all’adulterio,
si affollano nella casa della prostituta.
8 Sono come tanti stalloni ben pasciuti e focosi;
ognuno di essi nitrisce dietro la moglie del prossimo.
9 Non li dovrei punire per queste cose», dice il SIGNORE,
«non dovrei vendicarmi di una simile nazione?
Commento
Dove sono gli uomini giusti? Dove sono i frutti della grande riforma di Giosia? Questo si chiede Geremia. È così vera questa domanda che addirittura il profeta arriva ad affermare che se ne troverà anche una sola di queste persone che hanno portato avanti la grande riforma di Giosia tutto può essere perdonato. In realtà sembra che non ci siano grandi possibilità di incontrare persone così. Dove sono i frutti della riforma? Cosa è cambiato nelle persone? Nulla, anzi sono diventati ancora più insensibili e cocciuti, hanno reso il loro cuore e le loro facce più dure della pietra per non sentire rimorsi e cambiare vita. A volte anche noi pensiamo, come Geremia, che non ci sono più persone oneste, che tutti sono ladri, che nessuno crede veramente, che tutti pensano solo ai soldi o a divertirsi, che i giovani sono senza valori, che la Chiesa è solo strutture e compromessi. Facciamo analisi radicali e pessimistiche, se non apocalittiche e amare. La denuncia radicale è necessaria per mettere in luce il male ed invitare a prenderne coscienza, ma non deve diventare giudizio sulle persone o pretesa di avere il monopolio della volontà di Dio e il metro di misura della santità.
Preghiamo
Preghiamo per Carlo
Ad essere sincera se rimango in superficie, guardando i volti della gente per strada o se penso al mio volto, mi chiedo cosa è cambiato dopo il Natale nella nostra vita? E ne deduco così all’apparenza sembra nulla, in realtà non posso guardare solo fuori ma dentro al cuore il Signore lascia sempre un nuovo segno del Suo passaggio, nel sapersi perdonati e in cammino, oggi la preghiera per Carlo e per tutti gli ammalati.
Siamo facili al giudizio e alla durezza, soprattutto con gli altri. Ma uno sguardo più profondo su noi stessi ci riporta alla nostra grande fragilità e alle nostre “facce più dure della pietra”. Imploriamo il perdono. Per noi, per gli altri. Imploriamo misericordia per questa nostra piccola umanità che si crede grande, onnipotente, indistruttibile, che si crede Dio e a Dio vuole sostituirsi.
Una preghiera per Carlo.