martedì 10 dicembre

di | 9 Dicembre 2019

Lc 5,27-32              

27Dopo questo egli uscì e vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». 28Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì. 29Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e di altra gente, che erano con loro a tavola. 30I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». 31Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; 32io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».

Commento

Un esattore era odiatissimo da tutti…pensate che Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni dovevano andare a pagare le tasse da questo…ma fosse che era solo esattore che nessuno li ama in modo particolare…era esattore per conto degli occupanti stranieri, un pagano che Gesù chiama a sé. ed ora è lì seduto a tavola. E poi è lì seduto al banco delle imposte a fare il lavoro, lavoro di raccogliere soldi e per lui quello è il senso della sua vita perché ha perso ogni prestigio, ha perso l’appartenenza al popolo, alla religione, al decoro, alla decenza. l’unico che gli offre una gratifica sono i soldi che guadagna. Questo peccatore è chiamato a seguire il Signore della vita. Ed è la proposta che il Signore fa a ogni discepolo: la cosa più bella è seguire lui, fare il suo stesso cammino, diventare come lui. Seguendo lui diventiamo noi stessi, seguendo il Figlio diventiamo figli…quindi proprio quest’uomo così è il primo chiamato a seguire il Figlio e a diventare come Dio. E’ l’uomo nuovo. E non gli ha fatto nessun discorso morale: ”Non si fa così…Devi fare questo…”. Ha detto “Segui me!”, come la cosa più ovvia, la cosa più semplice e Levi comprende che può dare un senso nuovo  e pieno alla sua vita e allora lascia lì il banco delle imposte e segue Gesù.

Preghiamo

Preghiamo per Carlo e per Laura che compie gli anni

3 pensieri su “martedì 10 dicembre

  1. sr Alida

    Come è diversa la mentalità di Gesù dalla nostra …Egli guarda ciascuno con gli occhi del cuore, dà nuove possibilità …supera ogni nostra maldicenza e chi si sente amato cosi ,non può che cambiare ….Sana le nostre ferite ,il peccato ,le nostre fragilità ,ci riabilita ai gesti di amore…Mi unisco alle intenzioni di ciascuno e prego per chi vive ancora delle calamità naturali ,o guerre e divisioni tra i popoli..

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  2. Sr Rita

    Gesù non aspetta che uno diventi buono per invitarlo a seguirlo. E’ seguendo Gesù che si diventa buoni. PREGO PER I GIOVANI CHE HANNO PAURA DI SEGURE Gesù Perché PREOCCUPATI DELLA PROPRIA IMMAGINE. ED ANCHE PER NOI.

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  3. Elena

    Che Gesù chiamasse a sé le persone più diverse, dalle vite più remote e discutibili, è un fatto. Ora ci si mette anche un “mercenario”? Uno che lavora per conto di colui che abita in casa nostra, fa il bello e il cattivo tempo e ci fa pure pagare salata la sua presenza! Gesù è sconvolgente, sempre! Ma chiamando a sé cambia la vita per sempre. Di chiunque. Anzi sottolinea che vuole vicine proprio le persone meno probabili per l’amicizia con Dio. Non si ferma all’apparenza, va al cuore dell’uomo e della donna, che forse, aspettavano solo questo incontro, questo invito, per fare delle loro povere vite, delle vite nuove, piene, vere….
    Fa’ che possiamo ascoltare ed accogliere il tuo invito, Gesù, lasciando fare a Te, da dentro, tutto quello che i nostri sforzi e le nostre piccole e fragili volontà non fanno!
    Abbraccio forte Laura nel giorno del suo compleanno e prego per tutte le intenzioni che il Signore conosce guardando dritto il cuore di tutti noi.

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