Ieri sera guardavo suor LuisaAlba, 93 anni, che si muove con un girello perché le gambe non la reggono più, dalla mente lucidissima, che sale nei reparti del ricovero del villaggio Gabrieli ad imboccare con le sue mani malate, le malate. Guardavo le sue mani, mani di chi ha 93 anni, stavano con fatica raggomitolando la lana. Mi ha detto che lo fa per tenere allenate le mani altrimenti si bloccano. Oggi sono 11 mesi che è morto don Roberto. Ho sempre guardato le sue mani ferme e immobili. Lui cercava in tutti i modi di muoverle, di tenere tra le mani un mouse, di schiacciare il tasto destro del mouse, perché non riusciva più a schiacciare niente. Eppure sono mani che hanno afferrato saldamente le rocce delle montagne, mani che hanno lavorato la terra, mani che sono sempre state tese verso l’altro, mani aperte, mai mani chiuse. Don Roberto, suor Luisalba e le loro mani. Guardo le mie mani e un po’ mi vergogno. Si mischiano un pochino con la terra, ma che fatica, ( e mi vanto di fare il contadino) a volte si aprono, a volte diventano un pugno, altre volte abbracciano, altre volte allontanano. La scienza ci dice che gran parte del successo evolutivo dell’uomo dipende dalle mani e dal dialogo che esse hanno stabilito con il cervello il quale poi ha richiesto alle mani compiti sempre più raffinati. Un filoso Kant scrisse che la mano è la finestra della mente. La mano dice sempre la scienza possiede 23 gradi di libertà, cioè 23 possibilità per adattarsi ad un movimento. Bello, ma questo non mi ha ancora introdotto al mistero delle mani. E allora dico così: mi rimetto nelle tue mani, mi fido di te e mi affido a te, mi lascio amare da te, mi lascio afferrare con amore dalle tue mani. Erri de Luca approfondisce il mistero delle mani. “Mantenersi, il mio verbo preferito, tenersi per mano. Ti può bastare per la vita intera, un attimo, un incontro. Rinunciarvi è folle, sempre e comunque. Il tempo di oggi ci chiede di rinunciare a mantenersi, a tenersi per mano. Lo faremo ancora e spero che possa essere un tenersi per mano con tutto l’amore e la cura necessaria. La mamma che tiene tra le mani il figlio, la moglie che tiene tra le mani il marito e viceversa, il giovane che tiene tra le mani l’amata, il contadino che tiene tra le mani la terra, il prete che tiene tra le mani l’eucarestia, l’anziano che tiene tra le mani i suoi ricordi. Tenersi per mano per volerci più bene.
Ho anche sentito dire ….che LE MANI SONO IL.PROLUNGAMENTO DEL CERVELLO……!!!
“Nelle Tue mani è la mia vita” è una delle frasi che mi invitano di più ad affidarmi al Signore…sr Gemma diceva “Se sono in quelle mani,se cado da una parte all’altra ,sono sempre nelle Sue mani .”