Guardo le mie api, non male grazie a tutto quello che gli amici hanno fatto. Un po’ di miele lo recuperiamo. Non molto ma qualcosa c’è. guardo l’orto, anche qui mi pare che ci stiamo dando da fare, ma adesso abbiamo il problema inverso delle api: il troppo secco e caldo non ci aiuta. E si che ci lavoriamo dentro. Arrivano ragazzi nuovi, quelli che ci hanno lasciato ogni tanto li sentiamo. Anche qui ognuno prende un po’ la sua strada. Ma esiste un qualcosa che lega tutto insieme? ieri parlavo di un piano superiore. Dicevo che la parola sacra ci aiuta a pensare a questo piano superiore, ma non è così scontato intravvederlo e affidarsi a lui. Più facile continuare a muoversi dentro il piano inferiore. Come conseguenza di questo navigare dentro il piano inferiore alla fine non riesco a trovare ciò che lega tutto insieme. l’orto, le api, i ragazzi, io stesso: ma alla fine dove vado a finire? Navigo a vista, giorno dopo giorno, momento dopo momento. Riprendo il tutto pensando alla parola sacra. Nel testo biblico chi scrive è come se vuol tenere nascosto il piano superior perché sa bene che la storia degli uomini si muove su questo piano, ma intanto il testo biblico ti chiede di fare un atto di affidamento a quel piano superiore che esiste e che lentamente si svelerà. Forse solo alla fine? Forse è proprio così solo alla fine il piano superiore si svelerà, ma se io mi sono come affidato a Lui alla fine ne uscirò come colui che vedrà lo svelamento del tutto. Forse conviene che io possa imparare un’arte raffinata, ma complessa. Se voglio scoprire ciò che unisce il tutto, se voglio entrare nello spazio superiore dove tutto è svelato e chiaro, devo imparare a guardami indietro per vedere come stavano le cose prima di me e imparare da quel passato, ma contemporaneamente devo avere lo sguardo lungo sul futuro, quello sguardo lungo che mi permette di comprendere che le scelte del tempo presente hanno conseguenze sul futuro. Guardo il mio orto e mi rendo conto che nel passato gli uomini avevano trovato un loro equilibrio tra terra, acqua, cielo, aria. Guardo al futuro pensando alle scelte del tempo presente e faccio fatica a ritrovare questo equilibrio, anche se mi affido al piano superiore della vita che mi permette di sperare un domani bello. Mi affido è l’unica strada che conosco oggi