1 Cor 1,26-31
26 Considerate infatti la vostra chiamata, fratelli: non ci sono tra voi molti sapienti secondo la carne, non molti potenti, non molti nobili. 27 Ma Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti, 28 Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono, 29 perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio. 30 Ed è per lui che voi siete in Cristo Gesù, il quale per opera di Dio è diventato per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione, 31 perché, come sta scritto: Chi si vanta si vanti nel Signore.
Commento
Il brano di oggi è di una suggestione incredibile. È come la rivalutazione della debolezza contro la forza. E mi pare che di questi tempi ne abbiamo bisogno di rivalutare la sapienza della debolezza contro la stoltezza della forza. possiamo intendere anche così: ciò che sembra la stoltezza di Dio, in realtà è più saggio di ogni ragionamento umano e ciò che sembra un atteggiamento di debolezza da parte di Dio, in realtà è l’autentica forza, molto più forte di ogni forza umana. È la potenza di Dio che si manifesta nella debolezza. Questa è la logica della croce, il nucleo centrale del vangelo: la salvezza viene operata da Dio contro corrente, sia per i giudei, sia per i greci e la persona umana, in qualunque situazione culturale si trovi, è chiamata a superare i propri schemi mentalità. Proprio secondo questa logica possiamo dire che Dio ha scelto chi è debole, chi conta poco, che non ha peso politico, amministrativo, che non determina le sorti del paese, per svergognare i forti. Ancora, ha scelto ciò che nel mondo è ignobile, ciò che è nulla, che non vale niente, che non è ritenuto di alcun valore, ha scelto le cose che non sono. E’ la logica della croce con cui Dio opera.
Preghiamo
Preghiamo per tutti i malati che sono nella debolezza.
Dio ha scelto ciò che è debole per confondere i forti…..Quando sono debole è allora che sono forte……ed è per Lui che siamo in Cristo Gesù……Forse la condizione per essere in Lui è proprio la debolezza quella che rende la forza di Dio …e .mi è capitato in qualche situazione di avere una forza non mia ….in questa debolezza custoditi e amati nel cuore e nelle mani di Dio ….Mi unisco alla preghiera per tutti gli ammalati ,una in particolare ,per il figlio di Sergio che a 31 anni ha bisogno di trapianto di cuore …e ancora perchè riescano a togliere da quella grotta tutti i ragazzi (per ora sembra 4 su 12 ) in Tailandia ,preghiamo per le persone malate a noi piu vicine
Quando penso ai piccoli, agli umili, agli stolti citati nella parola, penso ai piccoli, agli umili e ai folli che credono alla forza che viene dalla fede e che tutto può! Una forza che appartiene a Dio e di cui diventiamo sentieri, mani, braccia, corpo, spirito, azioni, parole, esperienza. Penso a Madre Teresa, a Papa Giovanni, a Giovanni Paolo II, a Gandhi, a Papa Francesco, a tanti piccoli uomini e tante piccole donne di tutti i giorni che cambiano le prospettive, capaci di alterita’, illuminati e sorretti dalla forza del Signore, che chiedo per ciascuno di noi….
Unisco la mia alle comuni preghiere ed intenzioni.
Ed è per lui che voi siete in Cristo Gesù.
Penso che proprio l’essere in Cristo dà la dimensione giusta alla nostra sapienza, alla nostra gloria, alla nostra azione. Se il termine di riferimento e di confronto è Cristo Gesù allora non ci sono sbilanciamenti nei criteri di giudizio.
Ma come è difficile fare “coming out” delle proprie stoltezze, delle proprie debolezze, della nostra nullità…che paura mi fa ancora l’essere giudicata e quindi magari disprezzata. E come è facile nello stesso tempo giudicare e misurare gli altri nelle loro miserie… Come dice sr. Rita solo con Cristo abbiamo la giusta dimensione e il giusto criterio.
TU solo Signore sei la nostra speranza, tu la nostra giustizia, tu la nostra sapienza, tu la nostra unica salvezza!
Mi unisco alle intenzioni di preghiera