Lunedì 3 ottobre

di | 2 Ottobre 2016

home2 Siracide 24, 1-22

1 La sapienza fa il proprio elogio,
in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria.
2Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca,
dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria:
3«Io sono uscita dalla bocca dell’Altissimo
e come nube ho ricoperto la terra.
4Io ho posto la mia dimora lassù,
il mio trono era su una colonna di nubi.
5Ho percorso da sola il giro del cielo,
ho passeggiato nelle profondità degli abissi.
6Sulle onde del mare e su tutta la terra,
su ogni popolo e nazione ho preso dominio.
7Fra tutti questi ho cercato un luogo di riposo,
qualcuno nel cui territorio potessi risiedere.
8Allora il creatore dell’universo mi diede un ordine,
colui che mi ha creato mi fece piantare la tenda
e mi disse: «Fissa la tenda in Giacobbe
e prendi eredità in Israele».
9Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi ha creato,
per tutta l’eternità non verrò meno.
10Nella tenda santa davanti a lui ho officiato
e così mi sono stabilita in Sion.
11Nella città che egli ama mi ha fatto abitare
e in Gerusalemme è il mio potere.
12Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso,
nella porzione del Signore è la mia eredità.
13Sono cresciuta come un cedro sul Libano,
come un cipresso sui monti dell’Ermon.
14Sono cresciuta come una palma in Engàddi
e come le piante di rose in Gerico,
come un ulivo maestoso nella pianura
e come un platano mi sono elevata.
15Come cinnamòmo e balsamo di aromi,
come mirra scelta ho sparso profumo,
come gàlbano, ònice e storace,
come nuvola d’incenso nella tenda.
16Come un terebinto io ho esteso i miei rami
e i miei rami sono piacevoli e belli.
17Io come vite ho prodotto splendidi germogli
e i miei fiori danno frutti di gloria e ricchezza.
18Io sono la madre del bell’amore e del timore,
della conoscenza e della santa speranza;
eterna, sono donata a tutti i miei figli,
a coloro che sono scelti da lui.
19Avvicinatevi a me, voi che mi desiderate,
e saziatevi dei miei frutti,
20perché il ricordo di me è più dolce del miele,
il possedermi vale più del favo di miele.
21Quanti si nutrono di me avranno ancora fame
e quanti bevono di me avranno ancora sete.
22Chi mi obbedisce non si vergognerà,
chi compie le mie opere non peccherà».

Commento

Questo capitolo 24 sta al centro del libro del Siracide e ne è un po’ la chiave di lettura di tutto il nostro testo. Si tratta dell’autoelogio della sapienza e del saggio in riferimento alla saggezza di Dio. Il testo probabilmente veniva utilizzato in un contesto liturgico, di preghiera, del popolo di Israele e questo la dice lunga sulla capacità che avevano gli antichi di fare in modo che la liturgia diventava il luogo in cui portar dentro la propria vita e la propria storia. Cosa che noi nelle nostre liturgie facciamo molta fatica a realizzare.  Vediamo come la sapienza agisce secondo alcuni movimenti ben precisi: il primo è un movimento discendente: da Dio, alla creazione, all’uomo. Dopo un lungo vagare Dio chiede alla sapienza di scendere e prendere dimora tra le tende della casa di Giacobbe, cioè tra il popolo di Israele. Non ci è difficile collegare questo nel N. T. all’incarnazione di Gesù, al fatto che Dio scende su questa terra e prende forma di uomo, in tutto simile all’uomo tranne che nel peccato. Si tratta di Gesù l’ Emmanuele, il Dio con noi. Il secondo movimento è di avvicinamento. Mentre la sapienza si espande su tutta la terra, essa stessa chiede all’uomo di avvicinarsi a lei. Avvicinatevi a  me voi che mi cercate. E così anche qui possiamo fare questa allusione: l’atto di espandersi è proprio dello spirito di Dio che soffia su tutta la terra e l’atto di avvicinarsi alla sapienza è quello che l’uomo deve fare per accogliere tale spirito e ricevere sapienza. Il credente identifica il luogo di incontro tra l’abbassamento di Dio e l’avvicinarsi dell’uomo nell’uomo Gesù.

Preghiamo

Oggi è la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione in ricordo dei 300 morti del 3 ottobre 2013 al largo di Lampedusa. Preghiamo per tutti coloro che ancora oggi perdono la vita durante questi viaggi

2 pensieri su “Lunedì 3 ottobre

  1. sr.Alida

    Grazie Elena per la comunicazione di vita di ieri .Grazie don Sandro anche per il commento di oggi e sempre…”Egli mi ha creata fin dall’eternità…non verrò meno sono la madre del bell’amore, del timore ,della santa speranza .In ogni cuore e ovunque Dio ha posto la Sua sapienza basta sceglierla ,cercarla ,avvicinarsi…corrisponde essere sempre alla Sua presenza …e la nostra preghiera diventa una liturgia che porta dentro la vita e la propria storia …nella memoria di Dio che si abbassa fino a noi in Gesù…Prego per le vittime dell’immigrazione del 3 ottobre 2013,per quelle di questo tempo,e per le intenzione che abbiamo in cuore…

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  2. Elena

    Il commento.scritto è misteriosamente scomparso. A volte il computer fa i capricci. Ricordo solo con dolore le grandi e piccole tragedie che si consumano nel.Mediterraneo e per le terre di tutto il mondo. Ricordo le invisibili, ma non dimenticabili vittime di queste migraziono obbligate e sostenute dal solo desiderio di vivere!
    Signore, pietà!

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