Santi Pietro e Paolo – Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli»
Commento
Oggi commentiamo il testo della solennità dei Santi Pietro e Paolo. Gesù cambia a Simone, figlio di Giona, il nome e nel nuovo nome – Pietro – si trova indicata la sua missione, quello che sarà chiamato a fare: diventare pietra sulla quale potrà edificare la Chiesa. Ma non perché è bravo, intelligente, “né carne, né sangue te lo hanno rivelato (Mt16,17) ma perché il Padre glielo ha rivelato” (Mt16,17). Anche Saulo si renderà conto che quando si intercetta Gesù, la vita cambia completamente e passerà da Saulo a Paolo, cioè piccolo, perché “Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me.” (Gal 2,19b-20). Entrambi con il loro amore appassionato e senza riserve per Gesù hanno messo la loro vita a servizio dei fratelli: Pietro nel ministero dell’autorità a servizio della comunione e dell’unità e Paolo nell’ascolto attento dello Spirito che apre continuamente frontiere e cammini per l’annuncio del Vangelo. Pietro e Paolo due ruoli diversi nella vita della Chiesa, ma vissuti nella comunione e nella complementarietà. Il Signore entrando nella nostra vita ci mette a disposizione degli altri, ognuno per il nome che si porta, ma perché questo servizio possa rimanere segno del nostro amore appassionato a Cristo, deve avere la dimensione della comunione, della sinodalità e della complementarietà.
Preghiamo
Preghiamo per papa Francesco
Questa vita che vivo nella carne la vivo nella fede del Figlio di Dio che mi ha amato e ha CONSEGNATO se stesso per me ….una frase cara al mio cammino di fede,la parola ” dato ” mi dice tanto ma ancor di più “consegnato ” Aumenta Signore la mia e nostra fede nella certezza del Tuo grande amore per vivere il dono che hai posto nel nome che portiamo ,ma ancor più nel nostro cuore per donarlo a nostra volta …Ti affidiamo e preghiamo per Papa Francesco .
San Pietro, protettore della parrocchia in cui abito. Oggi festa senza festa. O meglio una giornata per pensare a questo uomo diventato Santo per grazia, non per meriti. Un uomo come noi, chiamato e trasformato dalla vicinanza di Gesù, dalla vita stessa che di una fede grezza fa una fede potente, capace di guidare una comunità in costante crescita. Pietro, un uomo concreto e diretto, un uomo semplice, anche un po’ codardo e pauroso, un uomo come noi… Mi piace quest’uomo perché rappresenta tutti noi, fragili e semplicemente umani. Poi, la Parola, la vicinanza, e questo dargli un compito da parte di Gesù, lo rendono uomo nuovo… Forte, capace, affidabile, guida per molti, pietra su cui costruire per sempre…
Prego con voi per Papa Francesco che umilmente chiede la nostra unità e la nostra fede di chiesa nella preghiera, anche per lui.