lunedì 24 gennaio

di | 23 Gennaio 2022

Gen 11,10-32

Arpacsàd aveva trentacinque anni quando generò Selach; 13Arpacsàd, dopo aver generato Selach, visse quattrocentotré anni e generò figli e figlie. 14Selach aveva trent’anni quando generò Eber; 15Selach, dopo aver generato Eber, visse quattrocentotré anni e generò figli e figlie. 16Eber aveva trentaquattro anni quando generò Peleg; 17Eber, dopo aver generato Peleg, visse quattrocentotrenta anni e generò figli e figlie. 18Peleg aveva trent’anni quando generò Reu; 19Peleg, dopo aver generato Reu, visse duecentonove anni e generò figli e figlie. 20Reu aveva trentadue anni quando generò Serug; 21Reu, dopo aver generato Serug, visse duecentosette anni e generò figli e figlie. 22Serug aveva trent’anni quando generò Nacor; 23Serug, dopo aver generato Nacor, visse duecento anni e generò figli e figlie. 24Nacor aveva ventinove anni quando generò Terach; 25Nacor, dopo aver generato Terach, visse centodiciannove anni e generò figli e figlie. 26Terach aveva settant’anni quando generò Abram, Nacor e Aran.

Commento

E con questa nuova genealogia arriviamo ad Abramo. Con questa pagina si conclude la prima parte del libro della genesi; la parte che riguarda la creazione, la ri-creazione, le grandi genealogie, ma soprattutto le grandi domande dell’inizio a cui il libro tenta di dare una risposta raccontando miti che resteranno per sempre. Con l’ultimo nome, quello di Abramo inizia come una nuova storia. La storia del primo credente nel Dio unico e che celebra la prima grande alleanza con l’uomo. Una cosa mi interessa prima di iniziare il racconto di Abramo; si tratta di quel modo strano di contare gli anni della vita. si passa dalle prime generazioni dove si va dai 900 ai 600 anni, poi si scende fino a 300 per arrivare la padre di Abramo, Terach,  che genera a 70 anni. È chiaro che si tratta di numeri simbolici. Il salmo 90 dice così: «Gli anni della nostra vita sono settanta, ottanta per i più robusti, ma quasi tutti sono fatica, dolore; passano presto e noi ci dileguiamo» Uno dei significati che possiamo dare è questo: quanto più si è vicini all’atto creativo e quindi siamo vicini al Dio creatore, tanto più gli anni della vita sono tanti, quanto più ci si allontana nella storia dall’atto creativo e dal Dio creatore tanto più gli anni della vita diminuiscono.

Preghiamo

Preghiamo per l’Italia e i suoi politici visto che da oggi si voterà per l’elezione del nuovo presidente della repubblica.

2 pensieri su “lunedì 24 gennaio

  1. Elena

    Mi incuriosiva lo strano conteggio degli anni. Penso abbia a che fare con un método a noi sconosciuto perché troppo lontano nel tempo. Rinuncio ed uso il buon senso e lo colloco nella storia degli uomini. Le aspettative di vita hanno a che fare con la storia degli uomini e l’aver generato figli e figlie con la stessa storia. Perciò penso che all’interno di ogni storia umana si sviluppi il pensiero di Dio, il Suo progetto per noi. Questo per me ha senso…
    Preghiamo per l’Italia: in un momento storico tanto delicato e complesso ha bisogno di un presidente di buon senso e di fine intelligenza e sensibilità.

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  2. sr Alida

    Non so in che modo a quel tempo contassero gli anni, ma la parola generare, risuona nella mente e nel cuore. Dona Signore, in questa nostra storia che, ciascuno, insieme alla vita generi speranza, nei suoi valori più belli… Il tuo Spirito illumi chi in queste giornate è chiamato ad eleggere il nuovo presidente.

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