lunedì 19 novembre

di | 18 Novembre 2018

giobbe - francesco bettiGb. 6,21-30

21]Così ora voi siete per me:
vedete che faccio orrore e vi prende paura.
[22]Vi ho detto forse: «Datemi qualcosa»
o «dei vostri beni fatemi un regalo»
[23]o «liberatemi dalle mani di un nemico»
o «dalle mani dei violenti riscattatemi»?
[24]Istruitemi e allora io tacerò,
fatemi conoscere in che cosa ho sbagliato.
[25]Che hanno di offensivo le giuste parole?
Ma che cosa dimostra la prova che viene da voi?
[26]Forse voi pensate a confutare parole,
e come sparsi al vento stimate i detti di un disperato!
[27]Anche sull’orfano gettereste la sorte
e a un vostro amico scavereste la fossa.
[28]Ma ora degnatevi di volgervi verso di me:
davanti a voi non mentirò.
[29]Su, ricredetevi: non siate ingiusti!
Ricredetevi; la mia giustizia è ancora qui!
[30]C’è forse iniquità sulla mia lingua
o il mio palato non distingue più le sventure?

Commento

Continua la prima difesa di Giobbe. Egli continua il suo combattimento con la vita, con gli amici, con Dio. Non smette di cercare e chiedere nuove ragioni, sulla morte di quelle antiche. Da questo primo dialogo emerge un Giobbe forte nella sua debolezza estrema. E così può esclamare: c’è forse iniquità sulla mia lingua o il mio palato non distingue più le sventure? Non vede più le coordinate del cammino, è smarrito. Nelle sue parole c’è però una forza di verità assente in quelle dei suoi dotti interlocutori. La sua è la sapienza di chi vive concretamente sulle proprie carni la sventura, una «competenza» unica e intrasmissibile che nessun esperto fuori dall’esperienza può avere. La forza di Giobbe sta nella sua condizione di vittima, che dà verità alle parole che dice. È la sua carne ferita che dà forza alla sua parola. La carne che diventa verbo. Ma la carna vittima di questa ingiustizia chiede non essere consigliata e istruita, ma ascoltata.

Preghiamo

Preghiamo per Famiglia Aperta

Un pensiero su “lunedì 19 novembre

  1. srAlida

    Nella sua lotta e sofferenza Giobbe esprime i suoi dubbi e incomprensione ma mi par di cogliere che non transige ripone sempre la sua vita in Dio pur sentendosi perso e abbandonato ….Prego per Famiglia Aperta e per quanti han bisogno di luce nel cammino .

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