Siracide 2,1-9
[1]Figlio, se ti presenti per servire il Signore,
prepàrati alla tentazione.
[2]Abbi un cuore retto e sii costante,
non ti smarrire nel tempo della seduzione.
[3]Stà unito a lui senza separartene,
perché tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni.
[4]Accetta quanto ti capita,
sii paziente nelle vicende dolorose,
[5]perché con il fuoco si prova l’oro,
e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore.
[6]Affidati a lui ed egli ti aiuterà;
segui la via diritta e spera in lui.
[7]Quanti temete il Signore, aspettate la sua misericordia;
non deviate per non cadere.
[8]Voi che temete il Signore, confidate in lui;
il vostro salario non verrà meno.
[9]Voi che temete il Signore, sperate i suoi benefici,
la felicità eterna e la misericordia.
Commento
Un tema caro agli antichi sapienti era quello della prova, della tentazione. Essa è inevitabile, non vi è uomo o donna che non debba in qualche modo affrontare la prova. Per il siracide la prova è messa in relazione con il servire il Signore, cioè con l’essere uomo religioso e di pietà. L’inizio del capitolo parla di Figlio, cioè non esiste solo un rapporto educativo tra maestro e discepolo, ma anche di paternità – figliolanza. Chi educa è anche padre e chi è discepolo è anche figlio. È necessario essere pronti alla prova. In siracide è Dio che prova l’uomo. Su questa idea possiamo discutere molto, ma il pensiero che emerge è che l’uomo è segnato dalla prova. Interessante è provare a comprendere quale può essere la prova della mia vita. Più interessante ancora è il percorso per vivere la prova: orientare il cuore decisamente verso il Signore, conservare un atteggiamento di calma e di perseveranza nella fedeltà alla propria vita. Il perseverante è colui che non reagisce frettolosamente e cerca di stare unito al signore. Il verbo sta unito a Lui lo si può tradurre anche con stai incollato a Lui, non mollare il Signore nell’ora della prova. Credo che il tema proposto oggi è di estrema attualità, perché quante volte mi sento provato nella vita e cedo alla prova. Quanta fatica ad accettare di stare incollato al Signore nell’ora della prova, forse perchè, come dice il testo non accetto il crogiolo dell’umiliazione.
Preghiamo
Preghiamo per chi oggi è provato nella vita.
La tentazione, la prova come opportunità per decidere da che parte stare! Una prova benedetta che permette di approfondire l’appartenenza a Dio, aiuta a ritrovare le radici della motivazione, a prendere le decisioni che mantengono la vita nell’orientamento della salvezza felice. Un itinerario educativo e vocazionale coerente e sicuro per noi e per coloro che chiamiamo figli, discepoli, compagni di cammino. Preghiamo per chi è nella prova e non riesce a riprendere quota.
A volte è proprio difficile rimanere calmi e fiduciosi nell’ora della prova, della difficoltà. Ma l’ uomo sapiente, cioè colui che confida in Dio, sa che deve attraversare ogni esperienza con la forza e la fiducia, con la pazienza e la perseveranza.
Mi torna alla mente la profonda saggezza di alcuni popoli nativi in costante armonia con Dio con la natura e con la vita. Erano uomini felici nonostante tutto ciò che è capitato loro. Uomini e donne il cui spirito di amore e compassione non è venuto meno nell’ora della prova. Persone che hanno attraversato la vita e ne hanno ricavato bellezza, esperienza e ricchezza interiore. Nonostante tutto.
Armonia e gioia, pienezza ed amore….
Insegnami Signore, la saggezza e l’amore per la vita, affinché io possa accumulare un tesoro prezioso da presentare a Te quando bussero’ alla tua porta. E possa giungere a mani e a cuore colmi….
E’ un tratto questo brano ,che ogni volta mi risuona dentro sempre nuovo un orientamento amorevole del Signore che ci chiama figli ….Figlio/a se ti ….Ci sono dentro tutte le qualità per essere figli ,discepoli ,padri , madri….e per superare ogni tipo di prova cui nessuno è esente…Stai con il Signore ..Accetta ..Sii paziente ..Affidati a Lui ..Confida ,Spera …Fà memoria al nostro cuore che ogni prova superata con Te,porta frutti di salvezza….Mi unisco alla preghiera per chi è provato ,per chi si trova piu’ in difficoltà a vivere .