lunedì 18 dicembre

di | 17 Dicembre 2017

lettera ai romaniRm 10,5-13                                           

 5Mosè descrive così la giustizia che viene dalla Legge: L’uomo che la mette in pratica, per mezzo di essa vivrà. 6Invece, la giustizia che viene dalla fede parla così: Non dire nel tuo cuore: Chi salirà al cielo? – per farne cioè discendere Cristo –; 7oppure: Chi scenderà nell’abisso? – per fare cioè risalire Cristo dai morti. 8Che cosa dice dunque? Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore, cioè la parola della fede che noi predichiamo. 9Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. 10Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza. 11Dice infatti la Scrittura: Chiunque crede in lui non sarà deluso. 12Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. 13Infatti: Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato.

Commento

Continuiamo a camminare nella rivelazione del dono della fede! La Parola del Signore oggi mette a confronto “la giustizia che viene dalla Legge” e “la giustizia che viene dalla fede”. La giustizia che viene dalla Legge ipotizza un “uomo che la mette in pratica” e che “per mezzo di essa vivrà”. Sappiamo che questo è impossibile, perché nessuno mette in pratica la legge e poi perché la legge non dona la vita. La giustizia che viene dalla fede toglie di mezzo ogni ipotesi di opere nostre: né il salire al cielo per farne discendere Cristo, né lo scendere nell’abisso per far risalire Cristo dai morti. Gesù, sceso nella nostra carne e nella nostra storia ferita, sceso fino alla sua Croce, e Gesù risorto dai morti, Gesù è vicino a noi. “Vicino a te è la Parola (cioè Gesù!), sulla tua bocca e nel tuo cuore”. Ed è questo che consente di proclamare con la bocca che “Gesù è il Signore!” e credere con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti: e questa è la salvezza! Proprio per questo dono ricevuto dal Signore e dalla sua opera di salvezza per noi, quell’opera che in pienezza si compie con la sua Croce e la sua Risurrezione, senza nessuna condizione legata alla Legge, proprio per questo la salvezza è offerta a tutti, al Giudeo come al Greco. Non c’è più distinzione, perché “lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano”.

 

Preghiamo

Preghiamo per benedetta e la sua famiglia

5 pensieri su “lunedì 18 dicembre

  1. . Elena

    Il Signore è vicino a coloro che credono in lui e lo invocano. Quanta speranza per ciascuno di coloro che cerca la salvezza nella fede. Ed il Signore è ricco nel suo donarsi a noi, perché non ci sentiamo più soli e smarriti. La fede ci permetta di accoglierti e volerti e tenerti fra noi, Signore! Grazie perché hai voluto e permesso che fossimo tuoi figli! Preghiamo per tutti coloro che hanno perso la fede e ogni speranza. Preghiamo per le intenzioni che portiamo nei nostri cuori.

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  2. srAlida

    Vicino a te è la Parola ,sulla tua bocca e nel tuo cuore ,con la bocca si fà professione di fede ,con il cuore si crede ..chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato …po ni ,Signore sulla nostra bocca una parola vera ,un cuore umile e sincero per manifestare il Tuo amore….per tutti ,scendi nella nostra storia ferita e ci salvi con la Tua croce e Risurrezione ..Per Benedetta e famiglia ,per chi ha perso la fede e la speranza ,per le intenzioni del nostri cuori preghiamo.

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  3. sr Rita

    Chi crede in Lui non sarà deluso. Passare dalla delusione alla Fede mi pare sia il dono da chiedere al Signore soprattutto per chi vive nella confusione, nella solitudine, nella quasi disperazione.

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