Lc 16,10-13
10Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. 11Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? 12E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra? 13Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».
Commento
Riprendiamo una nuova settimana e speriamo che sia carica di cose buone… abbiamo scoperto come la misericordia è la giustizia del vangelo. Abbiamo capito come dobbiamo imparare a comunicare la misericordia divina a tutti e oggi scopriamo anche che questa condivisione della misericordia e della giustizia è fatta anche di gesti concreti. Non si tratta di buone parola ma di condivisione dei beni. nel nostro brano di oggi, l’amministratore diventa immagine del cristiano capace di effondere la misericordia di Dio, ben diversamente dal farisaismo che fa della verità di Dio un patrimonio geloso e una fonte di giudizio e di condanna. Le ricchezze di questo mondo sono “cose di poco conto” e chi è “fedele” con esse, cioè chi è consapevole di doverne partecipare i suoi fratelli, e in generale tutti gli altri, “è fedele anche in cose importanti”, cioè sarà dispensatore di quella misericordia che ha ricevuto lui stesso da Dio e di cui vuole far partecipi gli altri. Ma chi è avaro possessore dei beni di questo mondo lo sarà anche del bene supremo della misericordia divina, e Dio non potrà affidargliela. La “ricchezza altrui” di cui dice il v.12 è la vacua e passeggera ricchezza del mondo: bisogna dispensarla con totale dedizione. Altrimenti Dio non ci potrà affidare la ricchezza “vera”, quella che veramente conta e che è la misericordia divina che è porta d’ingresso nella piena comunione con il Signore. La ricchezza del mondo, nella sua transitorietà e vanità, può addirittura, come Gesù dice al v.13, diventare nostro “padrone” e farci suoi servi. La ricchezza mondana diventa idolo! Ma non è possibile adorare l’idolo e adorare il vero nostro Signore: “Nessun servitore può servire due padroni”, e sarà inevitabile e insanabile il contrasto tra odio e amore.
preghiamo
preghiamo per il mio compagno don Silvano che ci ha lasciato
Fedeli nel poco Signore abbi pietà di questo poco ,liberaci….se tu vuoi guariscici preghiamo per don Silvano e per tutti quelli che chiami a Te ,Signore
Preghiamo per chi parte e per chi resta con tanta trepidazione. Il Signore sa di cosa i suoi figli hanno bisogno. Sia nel poco che nel molto possiamo fidarci di Lui e affidarci con fiducia alla vita di ogni giorno.
La fedeltà è una cosa tanto grande. Signore accogli ogni nostra piccola fedeltà, custodiscila per noi, fanne un tesoro, perché a volte ci costa così tanto!
Unisco la mia preghiera a quella di tutti voi per don Silvano, che torna nella pace del Signore e per chi ci lascia per ricongiungersi a Lui, per tutti coloro che cercano consolazione.
Preghiamo anche pe rDon Mario della Giovanna, da ieri ricoverato. Il Signore lo protegga in questo momento di estrema difficoltà.