Lunedì 16 maggio

di | 15 Maggio 2016

avvento boseMarco 10,32-34

32 Mentre erano sulla strada per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti a loro ed essi erano sgomenti; coloro che lo seguivano erano impauriti. Presi di nuovo in disparte i Dodici, si mise a dire loro quello che stava per accadergli: 33 «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani, 34 lo derideranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno, e dopo tre giorni risorgerà».

Commento

Considero di grande importanza la descrizione del viaggio verso Gerusalemme così come ce lo propone il  vangelo di oggi: Gesù cammina davanti ai discepoli. Dunque, li precede. Precedendoli fisicamente nel cammino, precede il cammino che conduce tutti verso la morte. Rispetto ai  primi due annunzi della sua Pasqua che abbiamo incontrato, oggi è molto forte il loro coinvolgimento da parte di Gesù: “Ecco, noi saliamo a Gerusalemme”! Questo coinvolgimento provoca in loro sgomento e paura, come anch’io sono sgomento e impaurito davanti alla prospettiva della morte. Morte che è anche la mia morte. Ma proprio questa è la suprema e sublime novità della storia e quindi della vicenda di ognuno di noi: mentre le filosofie e le teologie si domandano chi o che cosa ci sia “dopo”; forse nulla, forse Dio, forse…, qui si dice che in Gesù Dio ci precede, cammina davanti a noi. E se Gesù ci precede anche in questo momento che è la passione della nostra vita non dobbiamo temere proprio nulla. E’ il terzo annuncio della sua Pasqua. Tutto il Vangelo, tutta la Scrittura, è un grande cammino verso la Pasqua di Gesù, perché sia anche la nostra Pasqua. Perché questo è la luce, la guida e l’esito di tutta la Parola di Dio, di tutto quello che Gesù è venuto tra noi ad annunciare e a compiere: la morte come sacrificio d’amore e apice dell’amore, e la risurrezione, volto nuovo e ultimo della vita. Tutta la vita è Pasqua.

 Preghiera

Preghiamo per tutti coloro che nel momento della loro passione si ritrovano da soli.

4 pensieri su “Lunedì 16 maggio

  1. sr Rita

    Sgomento nel seguire Gesù che va verso Gerusalemme. Sgomento davanti alla prospettiva della passione. Sgomento perché Gesù più di una volta ha detto che gli sarebbe successo questa cosa difficile: mi prenderanno, mi flagelleranno. mi metteranno a morte…Poi, si, risorgerò, ma prima devo passare in questa passione Le mie, le nostre paure di fronte al doloro nostro e di altri….ci dobbiamo passare dentro. Buono sapere che Gesù ci precede, ma il nostro cammino lo facciamo noi. Lo Spirito che oggi ci ha inondato è la forza che ci permette di attraversare le nostre piccole e grandi morti quotidiane. E senza disperazione. Prego per mia nipote Silvia nel giorno del suo compleanno.

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  2. Elena

    Ieri sera a cena, in famiglia, si parlava della morte. Ognuno di noi ne coglieva un aspetto, non senza un certo turbamento. Esiste una paura tutta umana della morte. Di fatto ciascuno è solo ad affrontare questo passaggio, così come è solo ad affrontare la propria passione e la propria vita. Ma il sapere che Lui ci precede e che molte persone che amiamo hanno già preso il volo, forse può attenuare questo sgomento. Il Signore Gesù ci chiede ancora una volta, e nel momento più difficile, di fidarci di Lui. Di affidarci a Lui. Completamente….
    Ricordo Antonio e tutti i cari defunti. Prego per chi sente tanta paura ed è solo o si sente solo ad affrontare qualcosa di tanto grande….
    Elena

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  3. sr.Alida

    Camminare dietro a Gesu’,non è facile ,il fatto che Lui ci precede ,è consolante.. dà speranza .Questo pensiero ,dissolva ,la mia ,la nostra paura di soffrire,di morire…In un ritiro si diceva che Gesu’ si sentiva talmente Figlio del Padre ,che con piena fiducia,si diresse decisamente verso Gerusalemme…Custodisci in noi Padre,il nostro divenire figli e figlie.Mi unisco alla preghiera per tutte le intenzioni di oggi .

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  4. Silvia Coter

    Sgomenti e impauriti seguono Gesù, non tornano indietro, si è vero a un certo punto sappiamo che scappano, qualcuno rinnega, qualcuno tradisce, ma tutti sono saliti a Gerusalemme. Gesù precede tutta l’ umanità, la precede e nello stesso tempo la affianca, la accompagna. Allora questo”noi saliamo a Gerusalemme” è consolante. Noi con Gesù, nel nostro personale cammino, ma anche noi con gli altri, perché la fede e la vita non è un fatto personale, perché tutti siamo in cammino, non solo io. Questo è quello che ci insegna Gesù, che non succeda che qualcuno sia solo ad affrontare la salita. Anche il Papa ce l’ha ricordato ieri: non ci accorgiamo delle sofferenze dei vicini, siamo troppo impegnati a curare il nostro”orticello”…prima o poi ci verrà chiesto: dov’è tuo fratello?
    Vieni Spirito Santo, vieni a rinnovare il cuore dell’uomo!

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