lunedì 14 marzo

di | 13 Marzo 2016

trinità Marco 4,35-41    

35 In quel medesimo giorno, venuta la sera, disse loro: «Passiamo all’altra riva». 36 E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui. 37 Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. 38 Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?». 39 Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. 40  Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?». 41 E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».

 Commento

Troviamo Gesù su questa barca su un lago in tempesta. Non è che magari le parabole che abbiamo commentato sono le istruzioni per la traversata della vita? Istruzioni per quando il mare è in burrasca e per quando è calmo. Istruzioni che ci dicono che in ogni caso il seme cresce, che da frutto, anche dentro tutte le possibili fatiche della vita. Nel mare in tempesta emerge come un particolare molto interessante: “Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva” Mi sembra la descrizione efficacissima di che cosa sia la fede, come presenza-assenza di Dio. Come debolezza-potenza. E’ la fede come responsabilità e libertà, e non come garantismo. Proprio sulla non-fede dei discepoli Egli farà il suo rimprovero, dopo aver violentemente rimproverato e placato le potenze avverse. “Perché avete paura?” chiede. Sembra di poter tornare alla parabola del seminatore e alla sua spiegazione, dove in Marco  si parla di coloro che accolgono la Parola con gioia, ma al sopraggiungere di qualche tribolazione vengono meno; alla lettera “si scandalizzano”. Se valgono queste parole , si può pensare che effettivamente le parabole del seminatore e del seme siano l’annuncio della fede e quindi la norma per il grande viaggio della vita. L’affermazione dei discepoli “ Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?». mostra come la fede sia sempre, inevitabilmente, iniziale, parziale e fragile, piccolo seme che deve crescere per diventare grande albero.

 Preghiamo

Preghiamo per tutti coloro che sono morti negli attentati di ieri

3 pensieri su “lunedì 14 marzo

  1. sr Rita

    ” Lo presero con sé, così come era”. Come era Gesù? perché questa sottolineatura? Era sul finir del giorno. Probabilmente Gesù era stanco, sporco di polvere raccolta nel suo vagare e nel suo lasciarsi toccare e strattonare dalla folla. I discepoli non aspettano che Gesù si faccia la doccia…che cambi vestito…Oppure: i discepoli stanno imparando a considerare Gesù per quello che è in realtà – così com’era – e non come lo vorrebbero, o come lo aveva pensato.
    Prendere Gesù con noi, così come si presenta, così come è nella sua imprevedibilità…è proprio questione di fede, di una fede che matura col passare degli anni.
    Preghiamo per tutti coloro che vorrebbero un Gesù differente e perdono l’occasione di prendere con sé il Gesù reale.

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  2. Elena

    Penso al Gesù reale, a quello che entra nella vita di ciascuno attraverso esperienze dirette e concrete. Al Gesù che incontro ogni giorno attraverso la famiglia, il lavoro, gli amici, gli anziani, i poveri, le persone disabili, coloro che mi irritano o che mi spaventano… Al Gesù della tempesta delle malattie e della morte, della fine di una relazione buona e della mia paura…. Al Gesù dei giorni leggeri e gioiosi, luminosi e caldi della Sua bellezza, e a quello dei giorni di solitudine interiore e di tristezza, nei quali non so piu chi sono e cosa sto facendo o perché….
    Penso al Gesù con il quale m sono messa in cammino tempo fa, che sale sulla mia barca instabile e sballottata e che riposa mentre mi affanno, e che richiamo gridandogli la mia paura. Quel Gesù che mi chiede di credere in Lui ogni giorno, ogni momento, confidando solo nel fatto che Lui c’è, esiste. Ed è in ogni dove….
    Devo fidarmi. Devo “solo” fidarmi…
    Per tutte le vittime di questi assurdi episodi di umana ferocia, Signore tendi la tua mano….
    Elena

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  3. sr.Alida

    “Lo presero con sè ,cosi come era “.. anche per me questo il primo pensiero…Prenderlo con noi ,così come si presenta il quotidiano,con me stessa ,con gli altri, con la storia…nella burrasca e nel bel tempo..si ,un Gesu’ reale e umano.Questo anche per il seme che cresce ,in ogni tempo..La fede è necessaria al nostro vivere,ed è si, la vera istruzione per le traversate ..Per ogni sera del cuore umano…Aiuta anche me a prenderti così come sei …con ascolto e gratitudine ,per quanto permetti al mio cammino..Mi unisco e prego per le intenzioni di oggi .

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