lunedì 12 giugno

di | 11 Giugno 2017

trinità Matteo 24,45-51     

45 Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? 46 Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! 47 Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni. 48 Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”, 49 e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, 50 il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, 51 lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti.

Commento

Il tempo può essere vissuto come il mio tempo, oppure come il tempo dell’attesa operosa, il nostro tempo, che prepara il futuro. Dipende da quale sguardo abbiamo sul mondo e sulla storia. Mio personale e quindi, visto  che l’altro è come mia proprietà ne faccio quello che voglio, oppure un tempo in cui il servo fidato e prudente si prende cura del mondo?  Oggi questo bivio della storia mi sembra fondamentale: da che parte scelgo di stare? Ciascuno di noi ha le sue “responsabilità”. Nell’orizzonte della carità ognuno riceve qualcun altro con il compito di amarlo! Ognuno è partecipe del mistero della regalità di Gesù! Anche il più piccolo di noi è chiamato a servire altri nell’amore. Nella parabola il servo fedele vive il tempo secondo l’espressione “tempo debito. Ed è interessante che la retta interpretazione del tempo come tempo di attesa del padrone si riveli e si compia nella semplice fedeltà quotidiana al comandamento dell’amore, descritto come “dare il cibo a tempo debito” a coloro che il Signore ci mette accanto con la responsabilità di servirli nella carità. Se invece si interpreta male il tempo – “il mio padrone tarda”  e si usa questo ritardo come occasione di violenza e di dissipazione, si precipita verso il ritorno del Signore come condanna.

Preghiamo

Preghiamo perché impariamo a vivere il tempo che ci è dato nella fedeltà e nella saggezza

3 pensieri su “lunedì 12 giugno

  1. sr Rita

    Beato quel servo…che sarà trovato servendo. I tempo del servire è il tempo dell’amore, del dono, della gratuità. Il Signore può venire ad ogni ora perché la dimensione del servire ci accompagna. Beati noi – servi. Preghiamo per le consorelle che domani compiono gli anni e sono diverse cui sono debitrice di tanta carità.

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  2. . Elena

    Signore, ci hai “prestato” il tempo della vita…
    A volte torni a riprendertelo all’improvviso, a volte anticipi il tuo arrivo e ci dai tempo per prepararci. In ogni caso, questo tempo non ci appartiene, ma insegnaci a farne un uso buono e saggio, prudente e generoso verso coloro che ci fai incontrare. Perché forse, il tempo della nostra vita, altro non è che il tempo dell’incontro e della condivisione con tanti esseri umani, ed è un dono preziosissimo… In queste due settimane o poco più, segnate da tre lutti importanti, rifletto molto sulla vita, sul tempo, sugli altri, su me stessa, sullo scopo dell’esistenza, sulla sacralità degli incontri e sull’amore ed il servizio che ne riempie i respiri. Allora mi sento ancora più piccola e ancora più debitrice del tempo che mi hai prestato, Signore. Spero e desidero restituirtelo pieno di cose belle e buone….
    Prego con voi e per Nella e famiglia.

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  3. sr Alida

    Prendersi cura e stare come servo fedele e prudente ,attendendo operosamente il Signore ,sappiamo che verrà ..una semplice fedeltà quotidiana ,che ha sguardo positivo sul mondo e sulla storia……Aiutami ,Signore ad essere così …Grazie don Sandro per il commento a questo tratto …Grazie alle riflessioni aggiunte ….mentre mi unisco alla preghiera per chiedere fedeltà e saggezza nel tempo ,per Nella e famiglia ,e per le sorelle del compleanno .

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