lunedì 1 giugno

di | 31 Maggio 2015

1 Giovanni 3,11-18

11 Poiché questo è il messaggio che avete udito da principio: che ci amiamo gli uni gli altri. 12 Non come Caino, che era dal Maligno e uccise suo fratello. E per quale motivo l’uccise? Perché le sue opere erano malvagie, mentre quelle di suo fratello erano giuste. 13 Non meravigliatevi, fratelli, se il mondo vi odia. 14 Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. 15 Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida ha più la vita eterna che dimora in lui. 16 In questo abbiamo conosciuto l’amore, nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. 17 Ma se uno ha ricchezze di questo mondo e, vedendo il suo fratello in necessità, gli chiude il proprio cuore, come rimane in lui l’amore di Dio? 18 Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità.

Commento

In principio ci sono come due messaggi: che ci amiamo gli uni gli altri e Caino che uccide il fratello. È il principio di ogni vita umana: portare dentro di sé il bene e il male. Quindi vi è come un immagine, un’unica scena fin dall’inizio il bene e il male. Insomma, senza entrare in merito i motivi che guidano gli uomini verso il bene o il male, possiamo dire che  qui viene preannunciata l’esistenza di un’umanità demoniaca prigioniera del Maligno e di un’umanità nuova di cui Abele è grande profezia, e di cui Gesù è pienezza. Per questo mi sembra di grande rilievo quel “non come Caino”, che descrive l’umanità nuova come caratterizzata dall’amore: “…che ci amiamo gli uni gli altri”. Per me è molto importante – è decisivo! – gridare a me stesso, alla mia coscienza e al cammino quotidiano della mia esistenza che solo l’amore è capace di illuminare la condizione umana. L’amore è il vero grande evento che rivela che non siamo più prigionieri della morte, perché “chi non ama rimane nella morte”.  Al principio di tutto sta allora la Persona di Gesù. E’ in Lui che abbiamo “conosciuto l’amore, nel fatto che Egli ha dato la sua vita per noi” . L’Amore è il cuore esigente e supremo di tutta l’etica cristiana: “…quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli”. Ma se chiudiamo il nostro cuore, come rimane in noi l’Amore di Dio? ed è straordinaria la conclusione di oggi: amare con i fatti e nella verità.

Preghiamo

Preghiamo per gli amici di Berbenno che oggi sono partiti in pellegrinaggio a piedi per Torino per visitare i luoghi di don Bosco e la Sindone. Buon viaggio a loro.

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù si mise a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti, agli scribi e agli anziani]: «Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Al momento opportuno mandò un servo dai contadini a ritirare da loro la sua parte del raccolto della vigna. Ma essi lo presero, lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote. Mandò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo insultarono. Ne mandò un altro, e questo lo uccisero; poi molti altri: alcuni li bastonarono, altri li uccisero. Ne aveva ancora uno, un figlio amato; lo inviò loro per ultimo, dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma quei contadini dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra”. Lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna. Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e farà morire i contadini e darà la vigna ad altri. Non avete letto questa Scrittura: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”?».
E cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. Lo lasciarono e se ne andarono.

Un pensiero su “lunedì 1 giugno

  1. Elena

    I contrasti nella nostra vita!
    Il contrasto tra buio e luce, tra amore ed odio, tra bene e male, vita e morte. Nella vita ciascuno di noi è fatto di questi aspetti, ce li ha dentro, se li deve gestire, impara a capire queste cose, queste facce dell’essere umano e può scegliere perchè gli è stata regalata la libertà del libero arbitrio. Sta a noi decidere la vita che vogliamo, o la nostra stessa morte, interiore il più delle volte. Scegliere , talvolta è la cosa più difficile da fare, ma c’è una traccia segnata, c’è un incontro che illumina, c’è una persona che veglia e ci tiene per mano.
    Ecco, ringrazio il Signore per questa luce, per questa traccia, per questa veglia, per questa mano offerta. Per qualche angelo quotidiano che mi accompagna nel cammino e che mi aiuta a leggere i contrasti e mi permette di capire da che parte stare.
    A volte il bene viene frainteso, manipolato, distrutto…. prego per tutti coloro che hanno perduto la via, perdendosi nelle sfumature dei contrasti….
    Traccia, cammino, fede, desiderio, gioia, condivisione, caldo, fatica….. queste le esperienze dei viandanti, nel quotidiano come nel viaggio del gruppo in cammino verso Torino.
    Che il Signore vi accompagni e vi custodisca e vi permetta di giungere felicemente alla meta!
    Buona settimana a tutti!
    Un sorriso, Elena

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