Il gatto faraone è un gatto libero. In pratica fa quello che vuole. Soprattutto la notte quando rimane solo nella casa di Rosciano e allora si diverte a fare il felino cacciatore, forse ricordando le sue origini. Ma ogni tanto paga caro questa sua libertà e così la mattina a volte lo ritrovo con i segni della battaglia notturna, tipo ieri che aveva una zampa segnata da una bella botta. Quando è così cerca più coccole del solito. Una medicazione, un giorno di riposo e poi riparte. Anche se incomincia ad invecchiare non penso che imparerà mai la lezione. Rimarrà libero di andare e venire come vuole. Rischiando ogni volta un tantino. Io a volte vorrei la vita così: libera, di una libertà di fare come voglio. Anche se incomincio a diventare vecchio a volte mi penso così: semplicemente libero. Certo rischio la pelle ogni volta. Ma soprattutto rischio di perdermi io, di non sapere più dove sto andando, di farmi del male nella vita, soprattutto la vita del cuore, la vita spirituale. Credo che una delle cose più importanti e più difficile da fare nella mia vita non è quella di sentirmi immediatamente libero ma di dare un ordine alla mia libertà. Dove per ordine non intendo tutto catalogato, tutto predisposto, tutto si sistemato bene sulla scrivania. Intendo invece quell’ordine che sa mettere bene in fila cose importanti per cui vale la pena di rischiare e cose meno importanti per cui non vale la pena farsi del male. E’ un ordine spirituale, che sa ordinare le virtù, i doni, le capacità e le opportunità che la vita mi offre. In questo modo divento capace di essere libero, orientando la mia vita verso un sogno, verso un progetto verso un desiderio. Non soltanto divento capace di orientare la mia vita verso un fine, ma divento capace anche di attuarlo, di realizzarlo. È un ordine che mi permette di non vagare qua e là, ma di rimanere fedele, stabile, determinato, responsabile, verso quanto mi sembra importante realizzare per me in funzione degli altri e della comunità. È una libertà ordinata ad un bene più grande che è il bene dell’umanità. Correrò ancora il rischio di farmi del male anche se oriento la mia vita in questo modo e anche se metto ordine nella mia vita spirituale. Di questo ne sono consapevole. Ma un conto è vagare ostinatamente come il gatto faraone la notte e tornate pesto, piuttosto che essere determinati verso un fine che mi rende libero ma responsabile, consapevole di tutti i rischi che questa libertà orinata comporta. Libero, ma ordinato a…. Libero ma fedele ad un compito.