Oggi guardo questo tema da un altro punto di vista. Nella parola sacra trovo scritto: Come sono belli sui monti i piedi del messaggero che annuncia la pace, del messaggero di buone notizie che annuncia la salvezza, che dice a Sion: «Regna il tuo Dio». È il grande profeta Isaia che scrive queste righe. Mi sembrano bellissime. Parole di messaggeri di pace che vanno veloci, che hanno fretta di arrivare n tutte le direzioni del mondo. Parole che corrono veloci. E poi ancora Leggo che Maria, si mise in viaggio e andò velocemente dalla cugina Elisabetta. ancora una parola che corre veloce. Qui, oltre alla parola, ci sono piedi e corpo che vanno veloci. E ancora, si dice che Gesù volse decisamente lo sguardo verso Gerusalemme per andare là dove il profeta porta a compimento la sua missione. E lo fa con decisione, velocemente. E poi la chiesa delle origini che andava velocemente in tutto il mondo. Noi oggi andiamo velocemente per affari, per battere i record, per raggiungere velocemente ogni angolo del mondo. Il covid viaggia velocemente. I social viaggiano velocemente. Una notizia dopo un’ora è vecchia, un pc dopo un mese è vecchio. Tutto corre veloce. Questo correre veloce non è per annunciare pace, questo correre veloce non è per portare un lieto annuncio. Il mondo corre veloce per altri motivi. E la nostra amata Chiesa? Voglio bene alla chiesa, ma per via della profezia, questo lo devo dire. Anzi proprio perché voglio bene alla chiesa scrivo questo. Siamo nel tempo del discernimento e in nome del discernimento tutto si è bloccato, tutto va lento. Discernimento sulla famiglia e intanto tutto è nelle buone intenzioni. Discernimento sui giovani e intanto loro vanno, discernimento sulla pace e intanto scoppia la guerra, discernimento sulla liturgia e intanto le chiese si svuotano. Serve tornare a correre, come il profeta Isaia , come Maria, come Gesù, come i primi cristiani. Finiamo il tempo del discernimento, decidiamo e agiamo. Anzi, ho sbagliato, teniamo sempre aperto il tempo del discernimento, ma mentre lo teniamo aperto decidiamo dove andare, cosa fare. E decidiamo velocemente. Chiesa torni a correre! Ti vedo immobile, ferma, dentro l’incapacità d uscire da uno schema del no e del sì, del dentro e del fuori. Mi da quasi l’impressione che la famosa chiesa in uscita ha fatto due mosse sbagliate. La prima: non esce la chiesa, ma esce il vangelo e Gesù, invece quello se ne sta sempre di più nelle chiese e nelle aule. Secondo, mi pare che la chiesa vuole uscire, ma portandosi dietro tutto il suo bagaglio pesante. Si esce leggeri. Scusa chiesa se scrivo così, ma ti voglio troppo bene e quindi non ti voglio vedere finire in un museo, ma vorrei vederti correre veloce come messaggera di pace.